Entella, Gozzi: “Ultime due gare fuori dai codici del club. Volpe rappresenta il nostro spirito”
GOZZI ENTELLA VOLPE SPIRITO – Il presidente della Virtus Entella Antonio Gozzi ha parlato ai canali ufficiali del club per spiegare la decisione del cambio in panchina. Ecco le sue dichiarazioni, riprese da TMW: “Siamo rimasti molto colpiti, sia pure in un anno difficile e per certi versi maledetto, dalle ultime due partite. Abbiamo visto una squadra che non […]
GOZZI ENTELLA VOLPE SPIRITO – Il presidente della Virtus Entella Antonio Gozzi ha parlato ai canali ufficiali del club per spiegare la decisione del cambio in panchina.
Ecco le sue dichiarazioni, riprese da TMW:
“Siamo rimasti molto colpiti, sia pure in un anno difficile e per certi versi maledetto, dalle ultime due partite. Abbiamo visto una squadra che non aveva più voglia di lottare e non reagiva e questo è completamente fuori dai codici e dallo stile dell’Entella. Nel calcio si può vincere o perdere, però bisogna sempre lottare, onorare la maglia, il campionato e la società che fa di tutto per tenere alta la bandiera dell’Entella.
Quindi un comportamento di questo tipo sul cambio ci ha fatto capire che era necessaria una svolta, seppur a sole cinque gare dalla fine. In un momento di difficoltà abbiamo ritenuto che Gennaro Volpe rappresentasse bene lo spirito che vogliamo sempre vedere in campo, uno spirito di combattenti che non si arrendono mai, neanche all’ultimo secondo.
Inoltre conosce molti dei giovani che vorremmo valorizzare in queste ultime giornate. Il suo compito sarà quello di rilanciare la voglia di esserci e la dignità della squadra e della società e contemporaneamente fare questo lavoro sui giovani a cui teniamo molto. Auguro a Gennaro di fare bene anche se consapevoli che la situazione è difficile, abbiamo passeggiato molto ieri sera perché volevo essere sicuro che le sensazioni che mi aveva trasmesso le avessi ben comprese.
In questo colloquio notturno mi ha confermato tutta la sua voglia di onorare l’Entella, la maglia e la sua non accettazione della deriva che abbiamo preso che non sembra quella di una società solida come la nostra. Ci abbiamo messo tanto tempo in questi 15 anni per costruirci un’immagine e una reputazione e vogliamo difenderla sapendo che si vince e si perde.
Tenere la Serie B per noi è come vincere la Champions League e non è facile vincerla tutti gli anni dopo averci giocato sei anni sugli ultimi otto. Stiamo già pensando al futuro con l’obiettivo di, eventualmente, tornare su questi campi qualora non riuscisse il miracolo che serverebbe in questo momento. Se sarà Serie C proveremo a vincere il campionato come già successo un paio di anni fa.”