Frosinone, Grosso: “Possiamo solo migliorare e non dobbiamo accontentarci”
GROSSO FROSINONE TALENTO – Il Frosinone di Fabio Grosso, dopo quatto giornate, si trova al primo posto in classifica con nove punti. Non da solo ma in compagnia di Brescia e Reggina. Il tecnico dei ciociari, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha esaltato la propria rosa e parlato del suo amico e compagno di […]
GROSSO FROSINONE TALENTO – Il Frosinone di Fabio Grosso, dopo quatto giornate, si trova al primo posto in classifica con nove punti. Non da solo ma in compagnia di Brescia e Reggina. Il tecnico dei ciociari, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha esaltato la propria rosa e parlato del suo amico e compagno di squadra nell’Italia del 2006, Pippo Inzaghi.
Ecco le sue parole
“No no, si scherza poco su queste cose, siamo impegnati nei vari campionati e non parliamo mai di lavoro. Pippo è un amico, anche se nei post gara a volte è un po’ particolare, descrive le partite a modo suo e l’anno scorso ci siamo beccati: dopo i due pareggi diceva che meritava lui, mah…”
Una Nazionale vincente – “Siamo tutti ambiziosi. Per me è una vittoria raggiungere un obiettivo. Non guardo tanto lontano, mi diverto nell’immediato. Una sola volta ho avuto la squadra per vincere (il Verona, ndr) ma non ho partecipato alla festa perché i playoff li ha vinti un altro (Aglietti, ndr), ma non ho rimpianti”.
Sfida con Pippo e l’obiettivo – “Alla sua squadra ci pensa lui, noi se guardiamo il calendario andiamo in confusione. Abbiamo cambiato tanto e aspettiamo che i nuovi si mettano a posto, quindi possiamo solo migliorare e cerchiamo non accontentarci mai”.
Sulla B e sui nuovi arrivati – “E sono tante, con tanti giocatori di qualità. Si dice sempre che il livello è alto. Ma mai come stavolta ci sono tante squadre costruite bene e con tanti giocatori forti. Genoa, Cagliari, Benevento e Parma su tutte. In ogni partita se non sei al top lasci punti.
Andiamo oltre al modulo, il nostro calcio non cambia, è sempre lo stesso: l’importante è occupare gli spazi giusti per entrare nelle difese. Sono tanti. Boloca è un giocatore molto forte, Moro e Mulattieri attaccanti di grande futuro, Caso ha un potenziale enorme, poi Ciervo e gli altri: a tutti dico che non devono accontentarsi mai.”