ESCLUSIVA PSB – Guana: “Sono contento per Corini, ha ritrovato una situazione ideale”
GUANA CORINI – Tra i molteplici temi di una carriera vissuta al massimo, Roberto Guana ha da inserire anche il rapporto con Eugenio Corini. Una lunga amicizia nata tra gli spogliatoi nel loro comune passato da calciatore e protrattosi perfino quando, nell’esperienza al Chievo Verona, il tecnico si trovò proprio ad allenare il centrocampista. Una storia […]
GUANA CORINI – Tra i molteplici temi di una carriera vissuta al massimo, Roberto Guana ha da inserire anche il rapporto con Eugenio Corini. Una lunga amicizia nata tra gli spogliatoi nel loro comune passato da calciatore e protrattosi perfino quando, nell’esperienza al Chievo Verona, il tecnico si trovò proprio ad allenare il centrocampista. Una storia particolare, condita anche dall’appartenenza al mondo Brescia. Entrambi nativi della città lombarda, l’allenatore si trova adesso alla guida delle Rondinelle in un inaspettato quanto orgoglioso primo posto in classifica in Serie B. Per parlare del trainer biancazzurro e non solo, la nostra redazione ha contatto l’ex calciatore.
Eugenio Corini prima come compagno di squadra e poi come suo allenatore nell’esperienza al Chievo Verona. Se lo sarebbe mai aspettato?
“Sono contento per lui perché finalmente ha ritrovato una situazione che gli permettesse di esprimersi al meglio e di far vedere le sue tante qualità da allenatore. L’ho avuto sia come tecnico che come compagno di squadra, quindi sono molto soddisfatto. Negli ultimi anni non ha avuto un percorso semplice, mentre adesso sta avendo la possibilità di dimostrare le sue qualità e lo sta facendo alla grande”.
E le sta dimostrando in una categoria complicata, oltre che in una squadra a cui sia lei che Corini siete parecchio legati quale il Brescia.
“Penso che il fatto che sia bresciano possa essere un valore aggiunto, sarà orgoglioso del fatto che nella sua città stia facendo grandissime cose”.
Cosa le piace maggiormente di questo Brescia?
“La cosa che mi piace di più è la qualità nel creare le occasioni da rete. Segnano tantissimo, mettendo tanti calciatori nelle possibilità di far goal. Un’altra qualità che mi piace molto della squadra di Corini è che non mollano mai, difatti in diverse partite sono riusciti a raccogliere punti nei minuti finali: rimontando o in altre vincendo proprio all’ultimo. Ciò dimostra come si tratti di un gruppo che non molla mai e che ci crede fino al fischio finale”.
L’uomo chiave della squadra è Alfredo Donnarumma, al quale vengono affiancati elementi che danno manforte all’attaccante principe di questo campionato.
“Credo che stia facendo un campionato straordinario oltre i goal, è tra l’altro capocannoniere, vederlo giocare è uno spettacolo: è un attaccante completo, è al massimo della sua fase di maturazione”.
La classifica parla chiaro, il Brescia è lì in vetta. Il Palermo, secondo, sta vivendo un momento particolare per via delle note vicende extra-campo il che va in favore della squadra di Eugenio Corini.
“Gli obiettivi del Brescia a inizio campionato non parlavano di una vittoria dello stesso. Il suo percorso ha sorpreso e tolto pressione ai giocatori, i quali possono dare il massimo. Quando non hai l’obbligo di vincere il campionato hai meno pressioni, mentre nel caso del Palermo le aspettative sono maggiori. I bresciani a fari spenti stanno facendo qualcosa di veramente straordinario”.
Può essere la stagione della consacrazione definitiva per Corini?
“Col Chievo Verona aveva fatto bene, raggiungendo la salvezza in massima serie. A Novara e Palermo è stato esonerato, sebbene nell’ultimo caso fosse in linea con le aspettative della società. Sono contento perché, essendo primo in classifica, il suo lavoro e quello dei suoi giocatori viene messo sempre più in risalto”.
Sullo sfondo rimane anche il Lecce che a inizio anno aveva obiettivi diversi, sebbene adesso si ritrovi lì a battagliare per ottenere un posto sul podio. Cosa ne pensa di questa compagine?
“Insieme al Brescia penso sia la squadra rivelazione della serie cadetta. I pugliesi sono partiti con l’idea di salvarsi, essendo una neopromossa. L’obiettivo era di mantenere e consolidare la categoria, invece la squadra di Liverani sta facendo qualcosa di fantastico tant’è che si trova a ridosso delle prime e si giocherà fino alla fine del campionato un posto per andare in Serie A. Ciò rende la Serie B davvero affascinante, perché passando da Brescia, Palermo, Benevento e mettendoci dentro anche l’Hellas Verona che, nonostante non si sta esprimendo ancora al massimo, è potenzialmente un’ottima squadra; il campionato resterà aperto fino alla fine”.
Potrebbe fare di più anche la Cremonese. La stagione non è partita nel migliore dei modi con la sostituzione dell’esonerato Mandorlini con Rastelli, il quale non è ancora riuscito a dare continuità di rendimento a una compagine dall’alto potenziale.
“Subentrare non è mai semplice. La Cremonese ha alternato ottime partite a gare meno buone, ma credo che il mister piano piano troverà gli equilibri di cui la squadra avrà bisogno per conseguire una striscia positiva di risultati”.