Guardiola su Mazzone: “Mi ha trattato come un figlio, persona incredibile”
GUARDIOLA MAZZONE BRESCIA – Ospite nel corso della puntata odierna della Bobo TV, assieme ai soliti Christian Vieri, Daniele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola, Pep Guardiola è tornato sulla sua esperienza da calciatore con il Brescia, soffermandosi in particolare su Carlo Mazzone, allenatore delle Rondinelle a quei tempi: “Mazzone è stato come un padre […]
GUARDIOLA MAZZONE BRESCIA – Ospite nel corso della puntata odierna della Bobo TV, assieme ai soliti Christian Vieri, Daniele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola, Pep Guardiola è tornato sulla sua esperienza da calciatore con il Brescia, soffermandosi in particolare su Carlo Mazzone, allenatore delle Rondinelle a quei tempi: “Mazzone è stato come un padre per me. Vi racconto questo aneddoto: approdo in Italia dal Barcellona, dove mi ero consacrato come stella e capitano, siamo in albergo a Coccaglio e, nel corso di una cena, Mazzone mi dice: ‘Pep, io non ti volevo. Non so cosa fai qua’. Penso: ‘Arrivo dal Barcellona, cosa succede?’. Subito dopo mi dice: ‘Ho acquistato Giunti e ho dato fiducia a lui, ora invece devo pensare a cosa fare con voi due nello stesso ruolo. Penso però che tu sia molto forte, ti vorrò bene e ti farò giocare’. Penso: ‘Meno male (ride, ndr)’. Lì ho avuto la vicenda del doping, e anche in quel caso mi ha trattato come un figlio. È stata una persona incredibile.
Durante i primi allenamenti diceva: ‘Ragazzi, 1-3 Luca Toni, 2 Filippini, inserimento Roberto Baggio’. Per me fu sicuramente una novità (ride, ndr), poi ho capito tutto. Quell’anno fu un peccato, eravamo una squadra molto bella, con Filippini, Matuzalem, Roberto Baggio, Petruzzi. Determinate vicende ci hanno fermato, ma Brescia resta sempre nel mio cuore. Saluto anche Edoardo Piovani (storico Team Manager delle Rondinelle), il più forte di tutti lì, non capisco come ora non lavori nel Brescia“.