ESCLUSIVA PSB – Como, H’Maidat: “Usciremo da questo momento. Ringrazierò per sempre la società”
H’MAIDAT COMO – Storie di calcio e di vita, che si fondono in unicum che tanto ha da raccontare e insegnare. La fiamma della speranza mai spenta nonostante i muri alzati dalle difficoltà e una forza interiore che ora permette di vedere autostrade dove gli altri pensano che ci siano divieti. Per ogni notte c’è […]
H’MAIDAT COMO – Storie di calcio e di vita, che si fondono in unicum che tanto ha da raccontare e insegnare. La fiamma della speranza mai spenta nonostante i muri alzati dalle difficoltà e una forza interiore che ora permette di vedere autostrade dove gli altri pensano che ci siano divieti. Per ogni notte c’è sempre un’alba, una nuova giornata, rinnovate possibilità. Ismail H’Maidat, per un periodo della propria vita, ha probabilmente dimenticato cosa volesse dire sorridere, ma adesso è rinato, senza timore di cascare in alcuna iperbole. Con il calcio, grazie al calcio. Con il Como, grazie al Como. Una società che ha visto in lui un uomo e un calciatore su cui puntare. I lariani hanno avuto ragione, il centrocampista classe ’95 può e deve ancora dire la sua in questo mondo. Raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni, queste le sue dichiarazioni.
Dopo aver ben figurato nelle prime due uscite, con altrettanti pareggi, sono arrivati tre KO consecutivi senza riuscire a segnare. L’analisi, guardandovi dall’esterno, porta a inquadrarvi come squadra capace di costruire trame interessanti sia con il possesso palla che con giocate verticali, ma lacunosa di cinismo negli ultimi venti-trenta metri e, di conseguenza, portatrice di un’insicurezza che vi porta a essere fragili quando c’è da difendere. Concordi?
“Secondo me stiamo giocando un buon calcio, giochiamo sempre meglio degli altri, ma manca il gol. Spero che prima o poi che i nostri attaccanti si sblocchino, perché a mio avviso abbiamo profili tra i migliori della categoria nel reparto offensivo. Sono convinto che le cose gireranno meglio, ora siamo un po’ sfortunati, perché la nostra mole di gioco è ottima e facciamo ciò che ci chiede il mister. Il gol arriverà, ma noi dobbiamo essere bravi a creare sempre più occasioni, le reti nascono dalla costruzione dell’azione e non solo dal lavoro degli attaccanti. Come dicevo, giochiamo molto bene, solo che la fortuna non ci sta assistendo. Spero che le cose cambino già da sabato”.
Che lavoro state implementando con il mister e lo staff per uscire da questa situazione e sbloccarvi definitivamente?
“Credo al 100% di poter uscire da questa situazione. Siamo un buon gruppo, abbiamo dei ragazzi con esperienza, che hanno giocato in tanti campionati. Lavoriamo tantissimo, dopo queste sconfitte ci siamo guardati in faccia e abbiamo ribadito ulteriormente di essere consapevoli della nostra forza. La vittoria arriverà e cambierà tutto, ma l’importante è che stiamo giocando bene, perché se non fosse così sarebbe peggio. Seguiamo alla grande il mister e speriamo di riuscire a fare nostri i tre punti nella prossima partita”.
Il Como è sceso in campo 6 volte in stagione, tutte con te dal primo minuto. Gattuso percepisce la tua tecnica come fondamentale per poter creare situazioni di gioco potenzialmente importanti: avverti questa centralità?
“Mi sento totalmente parte del progetto, come testimonia il mio rinnovo. Già nella scorsa stagione percepivo questa fiducia, ho un ottimo rapporto con il mister, gli piace giocare bene a calcio e questo ci accomuna. Ci troviamo alla grande, cerco di dare il massimo per portare in campo le sue idee. Le cose tra di noi vanno molto bene e, per tornare su discorsi di campo, per me il suo modo di fare calcio è assolutamente in linea con le mie caratteristiche”.
Quanto ti stimola essere parte di un progetto, quello del Como, che negli ultimi anni è cresciuto con costanza e risultati?
“La società ha creduto in me e di questo li ringrazierò per sempre. Ero reduce da un periodo pessimo della mia vita, mi hanno dato fiducia e devo assolutamente ripagare tutta la stima che hanno riposto nei miei confronti. Sono dispiaciuto perché al momento le cose in campionato non girano bene, però cerco sempre di fare del mio meglio per ripagare la fiducia che ho citato poco fa”.
Ad appena 26 anni, hai un obiettivo oppure un sogno da voler realizzare nella tua carriera?
“Due-tre anni fa sembrava tutto finito, senza alcun obiettivo, ora invece le cose sono, per fortuna, nettamente cambiate. Continuerò a dare il 100% per il Como, penso di poter migliorare tanto. Questa è una società sana e seria, con la quale spero di poter crescere insieme. Il primo obiettivo di quest’anno è sicuramente la salvezza, ma in futuro mi piacerebbe raggiungere la Serie A con questa maglia. Ogni calciatore punta sempre in alto, dunque il mio sogno è sicuramente la massima serie”.