Perugia, Iemmello: “Ci giochiamo tanto quest’anno. Sappiamo cosa vuole Oddo”
PERUGIA IEMMELLO – Dopo aver cambiato 6 maglie in 8 anni, Pietro Iemmello potrebbe finalmente trovare un po’ di tranquillità, nonché il suo centro di gravità professionale, a Perugia. L’attaccante ex Foggia e Benevento, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “L’amichevole con la Roma ci ha fornito tantissime indicazioni sia […]
PERUGIA IEMMELLO – Dopo aver cambiato 6 maglie in 8 anni, Pietro Iemmello potrebbe finalmente trovare un po’ di tranquillità, nonché il suo centro di gravità professionale, a Perugia. L’attaccante ex Foggia e Benevento, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
“L’amichevole con la Roma ci ha fornito tantissime indicazioni sia tattiche che fisiche. Era la prima gara disputata contro una formazione di categoria superiore e per questo aveva un significato diverso per noi. Mister Oddo ci ha detto di pressarli alti, evitando di lasciarli tranquilli in fase di impostazione. Stiamo puntando molto sul carico di preparazione fisica. Oddo ha già spiegato la sua idea di calcio: aggressione in fase di non possesso, lavoro iniziale palla al piede anche dalla difesa e nessun punto di riferimento davanti. Sono stato vicino al Perugia anche l’anno scorso. I rapporti col Presidente Santopadre ed il ds Goretti sono ottimi e così si è ricreata l’opportunità. Dobbiamo alimentare la nostra ambizione e avere la pressione giusta, quella che ti tiene sul pezzo tutto l’anno, quella che ti fa migliorare. Ci giochiamo tutti tantissimo in questa stagione. Associazione Insuperabili? Insieme con l’Agenzia Reset, cerchiamo di aiutare i ragazzi disabili per ridurre le distanze tra loro ed il mondo circostante. In famiglia sono l’unico sportivo. Mio padre giocava da centrocampista, ma tra i dilettanti, ora è rappresentante; mia madre è commercialista, mi tiene i conti e mia sorella è studentessa. Non ho rimpianti, però so che avrei potuto fare di più. L’ambizione c’è ancora ed è integra. L’obiettivo è quello di tornare in A e restarci e col Perugia sarebbe bellissimo. Collezioni maglie e cimeli? No ciò che porto a casa lo regalo. Preferisco tenere i ricordi nella mente. De Zerbi è l’allenatore che mi ha fatto crescere di più, dentro e fuori dal campo. Il Foggia mi ha dato tanto, mi ha fatto sentire un giocatore vero. Per quell’evento (auto incendiata ndr), mi sono sentito tradito: da chi non so, anche se da 2 o 3, però la sensazione è quella”.