Umbria24 – Chiuse le indagini per l’assalto al bus del Perugia. “Santopadre aveva avallato la protesta della curva”
INDAGINI ASSALTO BUS PERUGIA – Son passati quasi due anni dall’assalto al bus del Perugia, che fu colpito da diversi sassi dopo la trasferta di La Spezia nell’ottobre del 2017 e la Procura di Perugia ha chiuso le indagini. Ad essere indagati sono 16 ultrà appartenenti a diversi gruppi organizzati del tifo perugino ed il […]
INDAGINI ASSALTO BUS PERUGIA – Son passati quasi due anni dall’assalto al bus del Perugia, che fu colpito da diversi sassi dopo la trasferta di La Spezia nell’ottobre del 2017 e la Procura di Perugia ha chiuso le indagini. Ad essere indagati sono 16 ultrà appartenenti a diversi gruppi organizzati del tifo perugino ed il vice delegato alla sicurezza della squadra. Altro dettaglio fondamentale nell’indagine fu la richiesta del PM, Formisano, ad intercettare i telefoni cellulari del Presidente Santopadre e dell’allora tecnico Giunti.
Dalle intercettazioni è emerso che Massimiliano Santopadre, secondo la Procura, avesse concordato con alcuni capi ultras la protesta che poi è sfociata in aggressione. Seppur non indagato, al pari di Giunti, per Santopadre la Procura aveva pensato ad un “concorso a titolo di istigazione” in quanto non avrebbe dovuto coinvolgere gli ultras alla protesta da lui stessa avallata. Anche il Gip, Carla Giangamboni, nell’autorizzare le intercettazioni, ha spiegato come Santopadre avesse un “canale di comunicazione privilegiato” con due capi ultras di alcuni gruppi della Curva Nord.
A riferirlo è umbria24.it.