La Lega Pro diffida il commisario Fabbricini: “Provvedimento in contrasto con le NOIF”
DIFFIDA FABBRICINI – L’estate avanza mentre il calcio si ferma. Le vicende giudiziare interessanti il mondo pallonaro, specie in Serie B, non hanno tregua. Alla situazione corrente è da aggiungersi un comunicato emesso dalla Lega Pro tramite il quale si comunica la diffida del commisario Fabbricini. Qui di seguito la nota ufficiale: L’Avv. Giancarlo Viglione […]
DIFFIDA FABBRICINI – L’estate avanza mentre il calcio si ferma. Le vicende giudiziare interessanti il mondo pallonaro, specie in Serie B, non hanno tregua. Alla situazione corrente è da aggiungersi un comunicato emesso dalla Lega Pro tramite il quale si comunica la diffida del commisario Fabbricini. Qui di seguito la nota ufficiale:
L’Avv. Giancarlo Viglione comunica che ieri, su incarico del Presidente Gabriele Gravina, ha notificato, nell’interesse della Lega Pro, una diffida al Commissario Fabbricini affinché non adotti il provvedimento annunciato dalle Agenzie di stampa con il quale modificherebbe il “Format Serie B” portandole squadre da 22 a 19 già per la stagione 2018 – 2019.
Nella diffida si è evidenziato come tale provvedimento risulterebbe in palese contrasto con gli artt. 49 e 50 delle NOIF (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.).
Il richiamato art. 50 dispone, infatti, che la modifica dell’ordinamento dei Campionati debba “entra(re) in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”.
In altri termini anche laddove si volesse modificare il “Format Serie B” la modifica non potrebbe certamente avvenire a decorrere dalla stagione sportiva 2018-2019 bensì “dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”.
Nella diffida si è, altresì, evidenziato come una tale delibera si porrebbe in contrasto con gli interessi delle squadre che hanno già partecipato alle procedure di integrazione dell’organico di Serie B 2018-2019 di cui ai Comunicati Ufficiali del Commissario Straordinario nn. 54 del 30.05.2018 e 18 del 18.07.2018.
La diffida è stata inviata per conoscenza alla Presidenza del Consiglio, quale Autorità di Governo vigilante, e al C.O.N.I.