Lecce, La Mantia: “Volevamo al salvezza, ora tentiamo l’impresa promozione. Su Liverani…”
LA MANTIA LECCE – Andrea La Mantia, centravanti del Lecce, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“. Ecco quanto evidenziato da PianetaSerieB.it: “Sono da sempre tifoso della Roma, che mi prelevò dalla società Divino Amore insieme a Bertolacci e Brosco. Lasciati liberi dalla Magica, io e il mio amico Edoardo Dell’Armi passammo […]
LA MANTIA LECCE – Andrea La Mantia, centravanti del Lecce, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“. Ecco quanto evidenziato da PianetaSerieB.it: “Sono da sempre tifoso della Roma, che mi prelevò dalla società Divino Amore insieme a Bertolacci e Brosco. Lasciati liberi dalla Magica, io e il mio amico Edoardo Dell’Armi passammo alle giovanili del Frosinone. A 16 anni volevo chiudere con il calcio, stavo per scrivermi alla scuola militare della Nunziatella. Facevo fatica ad allenarmi a causa di un’anemia da carenza di ferro. Ripresi a giocare per non dare un dispiacere a mio padre, provato dalla morte di suo fratello. Sin da ragazzino sono stato lontano dalla mia famiglia, ho fatto tanti sacrifici. Mia madre mi ha spronato a studiare, mi sono diplomato con voto 82 allo scientifico e mi mancano 8 esami per la laurea in Scienze Motorie. Il momento determinante? Le due stagioni in B, con Pro Vercelli e Virtus Entella, poi la chiamata del Lecce. La tappa fondamentale, però, è stata Cosenza, dove ho conosciuto la mia fidanzata Silvia. Mi ha dato tranquillità e grazie a lei ho trovato equilibrio. Proprio a Cosenza, dove ho segnato il mio record di reti, tredici, ho preso lezioni dure e preziose dal tecnico Roselli. Ricordo quando, contro il Monopoli, mi mandò in campo al 70′ e mi sostituì all’80’. Devo tanto a Longo, nella Pro Vercelli mi ha cambiato la testa. Liverani ha inciso tantissimo sulla mia crescita, ha saputo convincermi a fare in campo cose che mai avrei pensato di realizzare. Ora sono un attaccante completo, il mister è già da Serie A, è un martello e pretende tanto. Ho subito qualche strigliata anche da lui, come ad esempio a La Spezia, dove nei primi dieci minuti ho sbagliato due appoggi. Il mister mi ha urlato: “A La Mantia! Te ne sei accorto che oggi siamo i giallorossi, sì?”. Ci penso e ancora mi viene da ridere”. Raggiunti i dieci gol ho ricevuto un primo bonus, sono stabiliti altri premi ma mi interessa l’obiettivo comune. Siamo partiti con l’obiettivo salvezza, ora tentiamo l’impresa della promozione nella massima serie. Mi godo città e tifosi eccezionali”. E, in caso di promozione: “Io e Silvia ci siamo fatti una promessa, non dico altro perché sono scaramantico“.