La Serie B che verrà – Girone A: Piacenza sogna, l’Entella cade e alle spalle il Pisa punta ai playoff
Benvenuti nell’affascinante mondo della Serie C. La terza serie nazionale regala sorprese, talenti e tante piazze pronte al salto di qualità o al ritorno in cadetteria. Nello specifico il raggruppamento più accesso è il Girone A, terreno di battaglia di squadre agguerrite e dalle qualità tecniche superiori. Un’altra caratteristica della competizione è la mancanza di […]
Benvenuti nell’affascinante mondo della Serie C. La terza serie nazionale regala sorprese, talenti e tante piazze pronte al salto di qualità o al ritorno in cadetteria. Nello specifico il raggruppamento più accesso è il Girone A, terreno di battaglia di squadre agguerrite e dalle qualità tecniche superiori. Un’altra caratteristica della competizione è la mancanza di una vera e propria favorita, ciò per via del fatto che dalla prima all’ultima in classifica è tutto ancora aperto. Poche certezze, magari sulla partecipazione o meno alla fase playoff, ma per il resto è ancora tutto in ballo. Soprattutto in vetta. A definire, almeno momentaneamente, la situazione ci ha pensato lo scontro al vertice vinto ieri sera dal Piacenza sulla Virtus Entella. Gli emiliani hanno portato a casa non solo il successo, bensì anche la vetta della classifica. La rete messa a segno da Alessio Sestu ha regalato la vetta ai biancorossi, i quali hanno a 180 minuti dal termine della stagione regolare un vantaggio di due lunghezze sui liguri. La Serie B si avvicina, ma restano ancora due partite in cui tutto è possibile: lo scontro interno contro l’Olbia, senza alcuna pretesa di classifica, e quello esterno contro la Robur Siena che vuole migliorare il proprio piazzamento playoff. I biancazzurri saranno invece impegnati contro la Juventus Under 23, in corsa per il decimo posto, e la Carrarese vogliosa di scalare le gerarchie della graduatoria. Impegni non agevoli per entrambe le compagini, le quali dovranno dimostrare di che pasta sono fatte.
Immediatamente alle spalle delle due, Pisa e Pro Vercelli sognano il ritorno nella seconda serie nazionali tramite gli spareggi. La truppa toscana è lo schiacciasassi del girone di ritorno, ben oliata, rinforzata e concreta: la macchina nerazzurra sogna il ritorno in Serie B attraverso i playoff. I piemontesi, invece, sono calati nel corso del tempo, mostrando una condizione fisica non delle migliori. Le giocate dei propri attaccanti hanno però aiutato a ottenere punti preziosi, i quali le consegnano un quarto posto che potrebbe essere migliorato. Al quinto posto la Robur Siena di Michele Mignani che conduce una stagione con risultati di rilievo con le grandi e qualche difficoltà di troppo con le piccole. Che il finale con impegni difficili contro Novara e Piacenza possa paradossalmente favorire i bianconeri? Su di questo non ci spera certo la Carrarese, sconfitta nell’ultimo turno proprio dai bianconeri, e alla ricerca della condizione migliore. I gialloblu possono contare su un attacco stellare guidato da Tavano, ma devono fare i conti su un settore difensivo da rivedere. Si prosegue con il filotto toscano, al settimo posto figura infatti l’Arezzo. Gli amaranto, sorpresa del campionato, hanno perso del terreno nel corso del tempo scivolando in una posizione che non rispecchia il reale valore degli uomini di Dal Canto. Aniello Cutolo e compagni devono adesso rimboccarsi le maniche, facendo leva sulla forza delle idee e dell’ambizione di un club risollevatosi dopo i problemi societari delle passate annate.
Negli ultimi tre posti validi per la partecipazione ai playoff ecco due piacevoli sorprese e una cocente delusione. Le note lieve arrivano da Pro Patria e Pontendera, squadre ostiche e pronte a dar del filo da torcere a tutte. I lombardi (ottavi) ne sanno qualcosa e adesso vogliono migliorare la propria posizione, mentre i toscani (decimi) devono guardarsi le spalle dalla Juventus Under 23. Ci si aspettava di più dal Novara, retrocessa dalla Serie B, che con William Viali prima e Giuseppe Sannino poi non ha mai trovato la quadratura per risollevarsi da un nono posto che non soddisfa.