Latina, Vivarini: “Un pareggio che sa di vittoria”
Vincenzo Vivarini, tecnico del Latina, ha parlato in conferenza stampa del match del Del Duca pareggiato 2 a 2 in extremis dai suoi. Ecco le parole del tecnico rùnerazzurro apprese dal sito del club pontino: “Avrei fatto i complimenti alla mia squadra anche se fossimo usciti sconfitti da questa gara – ha dichiarato il tecnico nerazzurro – Per la […]
Vincenzo Vivarini, tecnico del Latina, ha parlato in conferenza stampa del match del Del Duca pareggiato 2 a 2 in extremis dai suoi. Ecco le parole del tecnico rùnerazzurro apprese dal sito del club pontino:
“Avrei fatto i complimenti alla mia squadra anche se fossimo usciti sconfitti da questa gara – ha dichiarato il tecnico nerazzurro – Per la qualità del gioco espressa, per l’umiltà e per l’attenzione alla fase di non possesso che ci hanno contraddistinti per tutta la partita. Non era facile, i miei meritano solo gli elogi. Possiamo migliorare tantissimo, soprattutto in tutte quelle ripartenze nelle quali avremmo potuto essere più incisivi e sbloccare il risultato. Mi sento di abbracciare di cuore tutta la squadra, non era facile riprendere il risultato in nove uomini. Sono contentissimo di com’è andata la partita, questo pareggio vale come una vittoria.
Ad inizio ripresa ci sono stati quei cinque minuti in cui dovevamo abituarci ad un altro atteggiamento e ad applicare altre pressioni. Ci siamo fatti trovare un po’ impreparati ma ci può stare, perché comunque c’è successo un po’ di tutto a livello di episodi. A fine primo tempo ci siamo fatti un po’ distrarre da quanto accaduto prima dell’intervallo, però con due uomini in meno abbiamo dimostrato di volere ad ogni costo un risultato che ritengo essere meritato. Anzi, forse avremmo anche meritato qualcosa in più per quanto espresso durante l’intero arco della partita. Il rigore? Preferisco non entrare troppo nel merito di quell’episodio e dell’operato di Marinelli – ha aggiunto Vivarini – Il primo discorso da fare è che il fallo forse era fuori area, poi c’è da capire se il contatto ci sia stato o meno ma fino a questo momento non ho ancora rivisto niente. Preferisco lasciare commentare agli altri. La mia espulsione? Sono a posto con la mia coscienza, non ho fatto assolutamente niente. Come si è visto anche dalle immagini cercavo di allontanare i miei giocatori dall’arbitro, perché c’è stato un momento di concitazione susseguente alla concessione del rigore e al tentativo di trasformazione di Cacia. Volevo tranquillizzare tutti, c’è stata un’interpretazione sbagliata e l’arbitro ha deciso così, spero che a posteriori abbia capito la mia buona fede. Non posso che accettarlo”.