9 Novembre 2019

Le pagelle di Crotone – Ascoli: promossi e bocciati

Partita dominata dal centrocampo del Crotone, favorito anche dall’insussistenza del pari reparto avversario, che per tutto il primo tempo lascia delle vere e proprie voragini. Sfruttate alla perfezione soprattutto da Crociata, in assoluto il migliore in campo. Come al solito decisivo Simy, meno brillante la difesa rossoblu. Nell’Ascoli non si salva quasi nessuno, con Troiano […]

Partita dominata dal centrocampo del Crotone, favorito anche dall’insussistenza del pari reparto avversario, che per tutto il primo tempo lascia delle vere e proprie voragini. Sfruttate alla perfezione soprattutto da Crociata, in assoluto il migliore in campo. Come al solito decisivo Simy, meno brillante la difesa rossoblu. Nell’Ascoli non si salva quasi nessuno, con Troiano che sbaglia tutto, Scamacca lento e irritante e tutto il centrocampo in grossa difficoltà. Clamorosa l’ingenuità di Pucino in occasione del 2-0, quasi comico il pasticcio tra Leali e Valentini per il 3-1 finale

CROTONE

Cordaz. Al 12° compie un autentico miracolo sulla conclusione dal limite di Brlek, poi sul finire del primo tempo viene battuto dal suo compagno di squadra Marrone. Nella ripresa inoperoso per oltre mezzora, si fa beffare dal cross di Da Cruz che, per sua fortuna, termina sul palo. voto 6

Golemic. Sin dal primo minuto si mette sulle tracce di Da Cruz cercando di non fargli prendere palla e di non farlo girare. Spesso ci riesce, quando non ce la fa ricorre alle maniere forti. Ma Serra lo grazia un paio di volte. Non sempre preciso nelle chiusure e nei rinvii. voto 6

Marrone. L’Ascoli si vede poco in avanti, Scamacca non è in giornata ma in un paio di circostanze si fa trovare fuori posto, rimediando però grazie alla lentezza dell’attaccante bianconero. Goffo e maldestro in occasione dell’autogol, un bel salvataggio nel finale di partita (ma Ardemagni era in fuorigioco). voto 5,5

Gigliotti. Con l’Ascoli che in avanti non si fa vedere molto, l’ex bianconero si dedica più alla fase di impostazione. Conferma, con alcune belle aperture, di avere un sinistro “educato”, anche se nelle conclusioni non è molto incisivo. voto 6,5

Molina. La sua squadra spinge soprattutto sulla destra, l’Ascoli si vede pochissimo in avanti, per lui una partita senza troppi squilli ma anche senza troppi problemi. voto 6 (dall’88° Rutten ng)

Zanellato. Insieme ai suoi compagni di reparto domina gli avversari e per 70 minuti imperversa in mezzo al campo. Pressa con continuità, conquista molti palloni e riparte con rapidità, arrivando più volte alla conclusione. Non trova, però, mai la porta anche in un paio di circostanze in cui aveva l’opportunità di far male. voto 7

Barberis. Dirige con precisione e attenzione il centrocampo rossoblu, nel complesso gioca un’ottima partita con l’unica pecca il pallone perso al 12° davanti all’area che solo un miracolo di Cordaz evita che si trasformi nell’1-1. voto 6,5

Crociata. Probabilmente in parte è merito anche dell’insussistenza del centrocampo bianconero, ma questa sera in campo sembrava un giocatore di un’altra categoria. Sfrutta alla perfezione il rimpallo su Simy e sigla il gol dell’1-0 che spiana la strada ai suoi, corre, pressa, riparte per quasi tutta la partita. Proprio da una sua ripartenza nasce il 2-0, in assoluto il migliore in campo. voto 8

Mustacchio. Ha di fronte Padoin che neppure prova ad attaccarlo, troppo preoccupato di arginare le sue discese. Sempre nel vivo del gioco, mette al centro ottimi palloni. Nella ripresa ha anche un’ottima opportunità sulla testa, su perfetto assist di Messias, ma manda alto. voto 6,5 (dall’83° Mazzotta. Una decina di minuti gli bastano per incidere, suo il cross che il pasticcio tra Leali e Valentini trasforma nel rassicurante 3-1. Nel finale ci riprova ma stavolta Leali si fa trovare pronto. voto 6,5)

Messias. Nel buon primo tempo dei suoi è quello che si vede meno, poco servito e poco nel vivo. In avvio di ripresa, però, accende il turbo e nel giro di un quarto d’ora con le sue giocate mette “a ferro e fuoco” la difesa bianconera, costruendo almeno 3 ghiotte opportunità. Magari se si accendesse con maggiore continuità… voto 6,5 (dal 77° Vido ng)

Simy. La coppia di centrali difensivi dell’Ascoli è molto fisica eppure fatica tantissimo ad arginarlo. Nel primo tempo è una furia, pressa in continuazione e proprio grazie al suo pressing nasce il primo gol. Alla mezzora, poi, sfrutta lo spazio che gli lascia Pucino e sigla il raddoppio. Meno dirompente nella ripresa ma sempre una spina nel fianco della difesa bianconera. voto 7,5

Stroppa (allenatore). Dopo due sconfitte, per altro giunte al termine di due buone prestazioni, serviva soprattutto la vittoria. Missione compiuta grazie innanzitutto alla feroce determinazione con cui scendono in campo i suoi. Però una partita così nettamente dominata andava chiusa prima, senza correre il rischio della beffa finale. Da registrare meglio la difesa. voto 6,5

ASCOLI

Leali. Non può nulla sulla conclusione dal limite di Crociata che stappa la partita, appare incerto e lento ad andare giù in occasione del gol di Simy. In avvio di ripresa compie un ottimo intervento su Messias, poi però nel finale combina un clamoroso “pasticcio” in comproprietà con Valentini. voto 4,5

Pucino. In teoria dovrebbe essere il quarto di destra ma nell’improvvisato 3-5-2 di Zanetti si trova a fare il terzo centrale (sempre a destra). Ruolo che dimostra di non digerire molto. Difficoltà comprensibili che, però, non giustificano certo l’imbarazzante ingenuità commessa in occasione del 2-0 quando, dentro l’area, invece di chiudere con decisione, lascia a Simy lo spazio e il tempo per concludere in porta. voto 4,5

Padoin. Dalla sua parte c’è Mustacchio molto pericoloso in fase offensiva ma che potrebbe soffrire se attaccato. Cosa che, però, l’ex Juve non fa mai. Fatica a contenere la verve dell’ex bianconero, meglio quando viene spostato a destra. voto 5,5

Brosco. Simy è un cliente scomodo per tutti e anche lui fatica moltissimo per contenerlo. In un paio di circostanze si fa trovare fuori posizione ma almeno lui prova a lottare fino alla fine. voto 5,5

Gravillon. Nel primo tempo mette il bavaglio a Messias, anche se commette l’ingenuità di farsi ammonire (verrà squalificato). Nella ripresa fatica un po’ di più, poi deve lasciare il campo per infortunio. voto 6 (dal 70° Valentini. Pochi secondi dopo il suo ingresso rimedia un’ingenua ma sacrosanta ammonizione. Nel finale è protagonista dello sfortunato autogol, provocato anche dall’errore di Leali. voto 5,5)

Troiano. Una partita da incubo per lui, iniziata con la gravissima palla persa in occasione del gol dell’1-0. Solo nel primo tempo ne perderà almeno altre 3-4, non meno pericolose. Lento e impreciso, viene travolto dai centrocampisti avversari. voto 4

Gerbo. Commette un paio di ingenuità in fase di chiusura anche lui ma sicuramente è tra i meno peggio dei bianconeri, pur se relegato sulla fascia destra. E’ protagonista di un paio di buoni spunti, tra cui anche quello che, sul suo perfetto cross teso, porta all’autogol di Marrone. Inspiegabilmente, però, è lui il primo ad uscire nella ripresa. voto 6 (dal 59° D’Elia. Dopo pochi minuti dal suo ingresso è protagonista di una buona discesa, conclusa con un bel cross, che fanno pensare che sia entrato bene. Un’illusione che dura pochissimo, non azzecca praticamente più nulla e commette una serie di gravi ingenuità. voto 5)

Cavion. Corre molto ma quasi sempre a vuoto nel primo tempo, in difficoltà in un centrocampo semplicemente impresentabile. Nella ripresa si vede poco, come la maggior parte dei suoi compagni. voto 5

Brlek. Al 12° sfrutta un errore di Barberis e, senza il miracolo di Cordaz, avrebbe festeggiato il primo gol in bianconero. Poi di lui praticamente si perdono le tracce. voto 4,5

Scamacca. Zanetti lo manda in campo per far rifiatare Ardemagni ma non sembra neppure il lontano parente del giocatore ammirato ad inizio stagione. Non si capisce se per sua volontà o per scelta dell’allenatore gira spesso a largo dall’area di rigore, lento e indolente, si fa soffiare spesso il pallone (e in una di queste occasione arriva il 2-0). Avrebbe anche un paio di buone opportunità ma cincischia e sciupa. voto 4,5 (dal 59° Ardemagni. Non può certo giocare tutte le partite, però visto lo Scamacca di stasera forse anche un Ardemagni al 50% sarebbe stato più utile. Non riesce ad incidere, l’Ascoli si vede raramente in avanti nella ripresa e a lui non resta che mettere il solito grande impegno, senza alcun risultato. voto 5,5)

Da Cruz. I difensori avversari gli fanno sentire subito i tacchetti. La sua squadra non l’aiuta, lo costringe a venire a prendere palla sulla propria tre quarti e da lì è difficile rendersi pericolosi. Solo in un paio di occasioni riesce a fare qualcosa, rischia di siglare il più casuale e il più immeritato dei pareggi. voto 5,5

Zanetti (allenatore). E’ stata una settimana difficile per lui e per la squadra, dopo la vicenda della lite per il rigore. Ma a giudicare dalla prestazione di questa sera il momento nero non è certo alle spalle, anzi. Mette in campo una squadra che non ha né capo né coda, priva anche della necessaria cattiveria. Imbarazzanti le voragini che si aprono in mezzo al campo nel primo tempo, sconfortante il secondo tempo giocato dai suoi, nonostante l’autogol di Marrone avesse rimesso in partita l’Ascoli. Quanto mai opportuna la sosta voto 4

Arbitro Serra. La partita non è certo di quelle difficili da arbitrare ma la sua direzione di gara non convince a pieno. Mancano un paio di gialli, sorvola su alcuni evidenti falli. Nulla di particolare ma non convince. voto 5,5