Lecce, Baroni: “Le assenze? Situazione emersa in mattinata. Il Cosenza? Non è una sorpresa”
BARONI LECCE COSENZA – Marco Baroni, allenatore del Lecce, ha parlato alla stampa alla vigilia del match col Cosenza. Di seguito le sue parole riportate da CalcioLecce.it: “Il mio secondo e il preparatore hanno sofferto di questi problemi intestinali al pari dei calciatori. Lucioni dovrebbe essere recuperato pienamente, si è allenato al 90 percento. Questa […]
BARONI LECCE COSENZA – Marco Baroni, allenatore del Lecce, ha parlato alla stampa alla vigilia del match col Cosenza. Di seguito le sue parole riportate da CalcioLecce.it:
“Il mio secondo e il preparatore hanno sofferto di questi problemi intestinali al pari dei calciatori. Lucioni dovrebbe essere recuperato pienamente, si è allenato al 90 percento. Questa situazione è venuta fuori questa mattina, sono in sei ad avere questi problemi, facciamo di necessità virtù. Non deve cambiare niente dal punto di vista nostro, non dobbiamo avere alibi e speriamo di recuperare più calciatori possibili, altrimenti andrà in campo chi c’è”.
“Il Cosenza non è una sorpresa, è un esempio di questo campionato. Parti con tante difficoltà di organico in quanto ti stai costruendo e poi i giocatori, compatti, si sono comportati bene. Sarà una delle partite più difficili che abbiamo, ma non solo perché l’avversario sarà chiuso, è avvenuto un po’ anche col Brescia. Quando le squadre vanno sottopalla non andiamo in difficoltà solo noi, ma tutti. Ci sono delle giocate individuali e dobbiamo lavorare su movimento e dinamicità. Dobbiamo migliorare anche sulle palle inattive, ma troveremo spesso questo tipo di partite”.
Sull’emergenza: “Un allenatore non fa mai cose istintivamente, parto sempre da uno studio. Quando ho forzato delle situazioni l’ho fatto per dare un segnale. Rimane sempre il punto della crescita, io sostengo e aspetto però poi il giocatore deve determinare. C’è un ragazzo che è giovanissimo e gioca e chi fa invece la Serie A sta fuori. Alla terza partita fatta con ritmi importanti servono altre soluzioni per fare il calcio che vogliamo noi”.