ESCLUSIVA PSB – Ledesma: “Ternana squadra fastidiosa, può dire la sua. Lecce da vertice. Corvino? Ecco la sua arma”
LEDESMA LECCE TERNANA – Portato in Italia da Pantaleo Corvino, affermatosi a Lecce e divenuto tra i calciatori più riconoscibili della Serie A da capitano della Lazio, Cristian Ledesma è stato tra i centrocampisti più bravi degli ultimi decenni per costanza e qualità di rendimento. Per parlare del Lecce ma anche della Ternana, ultima squadra […]
LEDESMA LECCE TERNANA – Portato in Italia da Pantaleo Corvino, affermatosi a Lecce e divenuto tra i calciatori più riconoscibili della Serie A da capitano della Lazio, Cristian Ledesma è stato tra i centrocampisti più bravi degli ultimi decenni per costanza e qualità di rendimento. Per parlare del Lecce ma anche della Ternana, ultima squadra italiana con cui Ledesma ha giocato, lo abbiamo raggiunto in esclusiva ai nostri microfoni. Di seguito l’intervista completa.
Il Lecce sta conducendo un campionato di vertice basato su idee sia in fase di costruzione della squadra che in campo: può essere l’anno giusto per la Serie A?
“La società è già il secondo anno dopo la retrocessione che si rifà alla grande e cerca il meglio per la piazza e c’è da fargli un applauso. Lo scorso anno si è andati vicini e nonostante non arrivò il risultato finale il percorso era quello giusto. Quest’anno credo lo sia ancora di più nonostante l’assestamento iniziale: la squadra venuta fuori dimostra che può competere. L’affetto per il Lecce è sempre grande e sono molto grato alla piazza. L’idea di voler salire subito è giusta perché è fatta nei modi giusti ed io spero che i giallorossi possano andare in Serie A e restarci”.
Passano gli anni ma Corvino non passa: qual è il segreto del dirigente dei salentini?
“Il suo modo di lavorare è quello di ricercare giocatori anche poco conosciuti ed al di là di qualche annata un po’ storta, non solo per sue colpe, dove ha lavorato le squadre hanno sempre fatto bene. Riesce sempre a trovare talenti che emergono, magari non nell’immediato ma alla lunga vengono fuori giocatori importanti. Credo questo sia un segreto perché riuscire a trovare ragazzi di talento non è facile. Sarà circondato da persone che lo aiutano ma la sua arma è quella di fare sempre squadre competitive ed in Italia non è mai facile. La qualità rispetto a 10/15 anni fa è scesa e quindi è sempre difficile fare bene in Italia, lui si riesce sempre. Ero molto curioso del suo ritorno a Lecce e non si è smentito con una squadra che è da due anni ai vertici per vincere il campionato”.
Passando alla Ternana: come vedi il futuro delle Fere?
“La società e la squadra stanno facendo benissimo. A Terni mi lega un ricordo bellissimo ma anche un rammarico perché dopo il miracolo fatto con la salvezza vedere che l’anno dopo fu buttato via un lavoro così importante da parte di tutti mi lascia un po’ di amaro. Negli ultimi anni record su record ed una squadra che anche in Serie B è sempre propositiva: credo che quest’anno non sia un campionato di transizione ma non sarà priorità la promozione. È ovvio che se ti ritrovi lì sopra a fine campionato e ti tocca fare i playoff ci si può provare perché è una squadra fastidiosa, che può creare problemi a tutti e questo è merito dell’allenatore”.
Hai giocato con Falletti: dopo aver fallito il primo approccio alla Serie A a Bologna, potrebbe essere giunto nuovamente il momento del suo salto?
“Quando fece il salto non era ancora maturo come giocatore. si è completato, ha fatto un po’ di giri ed è ritornato con grande voglia in una città in cui l’ho avuto come compagno e lo misi sotto la mia ala protettiva, è davvero un bravo ragazzo ed ha una bellissima famiglia. Ora è diventato molto maturo come calciatore e tanto merito va a lui che si è rimesso in gioco tornando a giocare in Serie C che non è mai facile”.