Pordenone, Lovisa furioso: “Imbarazzante che ci sia incertezza sulla ripresa”
LOVISA PORDENONE FURIOSO – Il clima di incertezza che aleggia attorno a Pordenone-Venezia ha fatto imbestialire il presidente neroverde Mauro Lovisa, che in un’intervista al Corriere dello Sport ha espresso tutto il suo malessere per la situazione. “Abbiamo preparato ogni cosa nei minimi dettagli per tornare a giocare e poi a 3 giorni dalla prima gara regna l’incertezza su quello che […]
LOVISA PORDENONE FURIOSO – Il clima di incertezza che aleggia attorno a Pordenone-Venezia ha fatto imbestialire il presidente neroverde Mauro Lovisa, che in un’intervista al Corriere dello Sport ha espresso tutto il suo malessere per la situazione.
“Abbiamo preparato ogni cosa nei minimi dettagli per tornare a giocare e poi a 3 giorni dalla prima gara regna l’incertezza su quello che accadrà: lo dico con dispiacere, ma siamo al ridicolo. Quello che è successo a Felicioli poteva accadere a chiunque, anche in Serie A. Per l’ennesima volta abbiamo dimostrato ciò che siamo, non c’è mai un segnale di collaborazione tra la Federazione e tutti gli altri. Sono amareggiato, devastato! Il mondo del calcio va avanti e noi non ce ne accorgiamo, in Germania finiscono la stagione e noi ne abbiamo sempre un nuovo intoppo. Immaginate se fosse successo nel massimo campionato? In B fa meno clamore, ma è uguale. Ci vuole buon senso e praticità, altrimenti perdiamo di credibilità: prima il via libera doveva arrivare dagli scienziati, ora non va più bene. Non dico tutto questo per Pordenone-Venezia, è qualcosa che vale per ogni contesto. Adesso non si parta con la solita menata che altre cose hanno la priorità rispetto al calcio, che è solo un gioco. Quest’industria mette in moto molti comparti dell’economia, dietro ci sono persone normali e aziende vere. Il sistema è sbagliato, e va cambiato. Ci vogliono persone capaci nei posti giusti, non super manager che non sanno di cosa parlano: bisogna fare sistema, ma sul serio. Bisogna riformare e va bene, ma come? Io sono per la meritocrazia, dobbiamo premiare chi vale. A e B tornino a parlarsi sul serio, loro devono capire che hanno bisogno di noi. I grandi club vivono anche grazie ai calciatori che noi formiamo. Anche per i miei giocatori non è facile reggere questo clima di incertezza, dopo 100 giorni fare due passi avanti e uno indietro è pesante. Ho avuto il Covid-19 e quindi so di cosa parlo, ma esclusa la Lombardia in Italia che numeri ci sono? Se si ha prudenza, non ci sono problemi a ripartire. Con la stessa fermezza con cui si è fermato tutto, bisognava agire per preparare la ripartenza. Rinviare la partita sarebbe stato molto penalizzante per il futuro soprattutto in ottica play-off. Noi facciamo il massimo e restiamo coerenti, ma la situazione è dura.