Ternana, Lucarelli prima del Cittadella: “È l’avversario peggiore per noi”
LUCARELLI ALLA VIGILIA DI TERNANA-CITTADELLA LUCARELLI TERNANA CITTADELLA – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha parlato in vista della partita contro il Cittadella. Ecco quanto ripreso da calciofere.it: “Volevo ricordare a 6 anni dalla sua scomparsa il giovane Lorenzo, non ero qua, ma so che fino alla fine ha lottato per la battaglia che purtroppo […]
LUCARELLI ALLA VIGILIA DI TERNANA-CITTADELLA
LUCARELLI TERNANA CITTADELLA – Cristiano Lucarelli, allenatore della Ternana, ha parlato in vista della partita contro il Cittadella. Ecco quanto ripreso da calciofere.it: “Volevo ricordare a 6 anni dalla sua scomparsa il giovane Lorenzo, non ero qua, ma so che fino alla fine ha lottato per la battaglia che purtroppo non ha vinto. Mi auguro che si riesca a fare risultato per questo ragazzo, che ci darà una mano anche lui in Curva da lassù.
La squadra sta bene, al netto di un paio di febbriciattole che stiamo valutando le condizioni. Saranno convocati, ma non so se poi andranno in campo o in panchina. Sono contento perché abbiamo avuto 15 giorni per preparare questa partita, per me la più difficile da qui alla sosta. Più avanti incontreremo squadre tecnicamente anche più forti, ma come caratteristiche sono sicuro che è la peggiore avversaria. Sul finire del campionato scorso, quando avevamo capito di aver vinto il campionato, ci siamo messi con Leone a guardare le partite del Cittadella, perché è quella che incarna di più lo spirito della Serie B. È una squadra aggressiva che riesce a mettere a nudo le difficoltà degli altri. Abbiamo affrontato avversari che potevano esaltare le nostra qualità, il Cittadella al contrario può mettere a nudo i nostri difetti. Noi ci lavoriamo sempre, poi ci sono delle prestazioni in cui alcune volte sembra che non ci siano, altre vengono più fuori.
Noi dobbiamo trovare la giusta miscela tra l’atteggiamento di Alessandria e quella contro il Vicenza, a seconda dei momenti, dobbiamo saper interpretare le partite in modi diversi a seconda dei momenti. Se riusciremo a farlo e capire i momenti, uscendo indenni dai primi minuti, dove loro in genere sono aggressivi, allora riusciremo a fare una bella partita. Il Cittadella è una squadra brava e furba nel fare i falli tattici non da ammonizione, hanno grande esperienza in questo, nel fermare subito l’azione avversaria appena persa palla, senza indurre l’arbitro ad ammonire. Aspetto questa partita da tanto tempo, è molto particolare e diversa dalle altre. Contro squadra più forti hai più possibilità di avere spazi, contro squadre che lottano per non retrocedere gioghi contro avversari chiusi in difesa, il Cittadella sa fare bene l’uno e l’altro, perciò dico che dovremo miscelare i due aspetti.
Ormai il Cittadella è una ventina di anni che frequenta la Serie B, sono cambiati 4-5 allenatori, ma il modulo tattico e la mentalità è rimasta quella. Hanno quasi sempre fatto i playoff e due volte hanno fatto anche la finale. Io qui il prossimo anno? Perché no, poi ho ancora un altro tipo di contratto. Non ho esigenze particolari, ho sempre guardato più ai rapporti umani e all’ambiente di lavoro, piuttosto che il richiamo del nome altisonante. Ho la fortuna di avere una società importante con il quale lavoro bene, non vedo motivi particolari per lasciare questo progetto. Poi nella vita non si può mai dire mai, io pensavo di finire la carriera da calciatore a Livorno e per una serie di circostanze me ne sono andato. Ma ci sono tutti i presupposti per lavorare bene e fare buoni risultati, ma tutto va fatto a piccoli passi. Ci sono voluti tre anni per vincere il campionato di Serie C, non so quanti ce ne vorranno per migliorarsi in B. Io lavoro con tante brave persone, al momento non ho motivi per pensare di non rimanere, mi sento un po’ anche mio questo giocattolo, non guardo altrove.
Tour de force? Con tutti questi eventi ravvicinati è difficile recuperare, è importante arrivare meno provati possibili, visti i tempi ristretti. L’importante è evitare infortuni come accaduto a Capuano, anche Martella non è al meglio e la sosta gli ha fatto bene, è un bel dilemma, vedremo strada facendo. Un passo indietro ad Alessandria? No, avevamo bisogno di quel tipo di prestazione e del risultato, dopo aver perso due partite giocate bene. Non sono soddisfatto al 100%, nel secondo tempo i ragazzi non riuscivano a vedere il pallone e i compagni perché mi hanno detto che il sole contro li infastidiva, nessuno di noi era stato al ‘Moccagatta’. Dobbiamo avere l’umiltà di capire che in alcune partite non possiamo essere la solita Ternana, al massimo a sprazzi durante la gara.
Negli ultimi anni solo il Benevento di Inzaghi è riuscito a fare quel tipo di calcio, ma con grandissimi giocatori. A me piace una squadra che vince, è chiaro. Ma cerco di proporre le nostre idee, poi se l’avversario non ci consente di metterle in campo ci può stare, a volte puoi chiedere ai tuoi calciatori di fare prestazioni più accorte, ma non deve durare tutti i 90 minuti. In una partita di calcio ci sono momenti in cui attacchi e difendi, bisogna capire i momenti e adattarsi. I calci di rigore? Ho parlato con i diretti interessati. Chi li batterà? Mammarella“.