26 Gennaio 2019

Bienvenue, Zinédine Machach

MACHACH CROTONE – Quella di Zinédine Machach è una storia fatta di genio e sregolatezza. Espressione, questa, sicuramente abusata, ma calzante per la descrizione di un talento che, ad oggi, ha fatto vedere una percentuale davvero bassa delle proprie qualità. Quando nel 2015 esordì in Ligue 1, nella sconfitta casalinga del suo Tolosa contro il Nizza, […]

MACHACH CROTONE – Quella di Zinédine Machach è una storia fatta di genio e sregolatezza. Espressione, questa, sicuramente abusata, ma calzante per la descrizione di un talento che, ad oggi, ha fatto vedere una percentuale davvero bassa delle proprie qualità. Quando nel 2015 esordì in Ligue 1, nella sconfitta casalinga del suo Tolosa contro il Nizza, tante erano le aspettative e pochi i dubbi su una carriera che, corrette alcune sfaccettature caratteriali (palesate già ai tempi del settore giovanile), avrebbe regalato gioie a se stesso ed ai propri tifosi. Ciò non è avvenuto, di lui si è detto più per le vicissitudini da bad boy che per i risultati sul campo. Il licenziamento con il Tolosa (a causa di una colluttazione con l’allenatore delle riserve Denis Zanko) è il culmine di un’avventura nata con ambizione e finita con delusione. Marsiglia prima, ed una nuova (breve) parentesi al TFC precedono il suo approdo in Italia. L’esperienza in quel di Napoli è difficile da commentare: al tesseramento non seguono apparizioni sul rettangolo verde. Il San Paolo non ha modo di conoscere il franco-marocchino, che nella cavalcata della squadra di Sarri della scorsa stagione, arrestatasi in quel di Firenze, non riesce a dare il proprio apporto. Il Machach che viene raccontato sui giornali è quello della rissa con un medico. Il ragazzo deve essere recuperato per poter tornare a far parlare di sé esclusivamente per le indubbie qualità notevoli, e Carpi può essere la meta giusta. Anche con gli emiliani le cose non partono per il verso giusto, ma i presunti diverbi avuti all’interno dello spogliatoio non portano a decisioni drastiche. Finalmente è il campo a parlare ma, come in ogni storia tortuosa che si rispetti, la squadra non gira. Il gioco latita, i singoli più talentuosi non riescono a mettere in mostra le proprie qualità (nonostante Machach mostri importanti sprazzi di talento, ad esempio in una stupenda prestazione contro la Salernitana) ed ecco che il Carpi e Napoli terminano anticipatamente il prestito del calciatore, che viene girato al Crotone. L’esordio è arrivato proprio ieri, contro il Foggia, in una partita sicuramente non facile. Zinédine, il cui nome evoca dolci ricordi per gli amanti del calcio (la scelta non è stata casuale, come il diretto interessato ha dichiarato: fu il fratello a suggerire di chiamarlo così, essendo il ragazzo nato nell’ultimo anno di Zidane a Bordeaux), ha risposto presente. Giocate d’alta scuola, fantasia applicata a concretezza, rilevante peso specifico nell’economia della manovra. Quella tra le linee è la posizione a lui più congeniale e si vede, ma la capacità di saper leggere le fasi della partita l’ha portato spesso ad allargarsi per prendere palla oppure per permettere gli inserimenti dei centrocampisti. Quella contro i Satanelli è stata una delle migliori prestazioni da quando il classe ’96 è in Italia.

La Calabria potrebbe rappresentare la reale svolta per Machach, la cui nuova vita calcistica è pronta a cominciare. Bienvenue.