Marconi saluta il Pisa: “Sono stato trattato male, la società mi ha abbandonato dopo la condanna”
MARCONI SALUTA PISA – Michele Marconi è un nuovo calciatore dell’Alessandria, il calciatore prima dell’ufficialità della trattativa ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni de La Nazione. Queste le sue dichiarazioni: Che bilancio vuol dare sul suo periodo a Pisa?: “Oltre ogni più più rosea aspettativa. Non mi sarei mai immaginato di fare così bene a […]
MARCONI SALUTA PISA – Michele Marconi è un nuovo calciatore dell’Alessandria, il calciatore prima dell’ufficialità della trattativa ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni de La Nazione.
Queste le sue dichiarazioni:
Che bilancio vuol dare sul suo periodo a Pisa?: “Oltre ogni più più rosea aspettativa. Non mi sarei mai immaginato di fare così bene a Pisa. Fare tutti questi gol, salvarsi due anni in Serie B e ottenere una promozione è stato bellissimo. A livello personale e di gruppo sono stati tre anni importantissimi”.
Sul legame con il tecnico Luca D’Angelo: “Col mister siamo stati assieme 5 anni, è stato anche lui che mi ha portato a Pisa l’anno della C, in tutte queste stagioni mi ha dato fiducia e mi ha sempre fatto giocare. C’è un rapporto davvero speciale, gli devo molto e lo saluto con grande affetto”.
Qual è stato il suo momento più bello in nerazzurro?: “La giornata di Trieste è stata indimenticabile e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. A prescindere da tutti i gol fatti in Serie B, se non ci fosse stata quella finale non avrei potuto fare così tanti gol sulle ali dell’entusiasmo gli anni successivi”.
Le dispiace aver lasciato Pisa?: “Purtroppo lasciare questo gruppo e questa piazza con tifosi così innamorati è stato difficile. Mi hanno sempre sostenuto dal primo all’ultimo giorno in cui sono arrivato. Speravo arrivasse più tardi possibile, ma non è per colpa mia”.
Cosa ha portato alla separazione? “Come sapete benissimo il Pisa mi aveva difeso subito dopo le accuse che mi erano state rivolte in Pisa-Chievo con un comunicato ed ero stato in seguito assolto. Arrivata la condanna in secondo grado sono stato lasciato solo in pasto a tutti. La società si è tirata indietro e con alcune dichiarazioni si è lasciato anche intendere che io fossi colpevole. Mi ha ferito molto, sono stato trattato malissimo. Avrei preferito un atteggiamento diverso come il Padova ha fatto per Santini, che ha vissuto una vicenda simile”.
Chi vuole ringraziare per la sua avventura a Pisa?: “Voglio ringraziare la città e ai tifosi che sono stati fantastici in primo luogo, quindi D’Angelo, il direttore Gemmi che mi ha portato a Pisa, lo staff tecnico e i miei ex compagni, ma anche i magazzinieri, i dottori e i fisioterapisti, nonché tutte le persone che hanno reso speciale questi ultimi tre anni”.
Ora di fronte a lei c’è un nuovo futuro ad Alessandria. È appena arrivata l’ufficialità della sua cessione. Cosa si aspetta da questa nuova avventura?: “Torno con tanta voglia e ambizione, come ho sempre fatto in vita mia, con umiltà, prometto tanto impegno e vedremo. Avanti un passo alla volta”.
Ad Alessandria è come tornare in una seconda casa?: “Sì, sono stato quattro anni e mezzo ad Alessandria e sono felice di tornare in una società che già conosco, tra l’altro ben strutturata e fatta di persone per bene, con un tifo molto caloroso. Ora si apre un nuovo capitolo della mia vita”.
Sulla sentenza del Collegio arbitrale del Coni per il ricorso della squalifica: “Ti rispondo solo così: ‘Male non fare, paura non avere’”.