SPAL, Melchiorri: “Gol al Crotone? È nella mia top 3. Siamo programmati per rendere alla lunga distanza”
MELCHIORRI SPAL GOL – Federico Melchiorri, autore del capolavoro con cui la SPAL ha aperto le marcature contro il Crotone, ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Ecco le sue parole: “Sono molto contento di aver sbloccato una partita così importante con uno dei più bei gol della mia carriera, forse è nella top 3 dei […]
MELCHIORRI SPAL GOL – Federico Melchiorri, autore del capolavoro con cui la SPAL ha aperto le marcature contro il Crotone, ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Ecco le sue parole:
“Sono molto contento di aver sbloccato una partita così importante con uno dei più bei gol della mia carriera, forse è nella top 3 dei miei gol migliori. Ci metterei sicuramente anche quello di San Siro contro l’Inter, quando vestivo la maglia del Cagliari: stop di tacco, girata, gol a San Siro, indimenticabile. Dedica? Ho subito pensato a mia figlia Ginevra, che ha da poco subìto un’operazione, che per fortuna è andata bene: il primo pensiero non poteva che andare a lei.
Sulla SPAL. Qui ho trovato un ambiente eccezionale, pieno di professionisti che lavorano al massimo, è un contesto che ti mette la voglia di dare tutto. Dopo il Perugia, con cui ero sceso in C ma le cose non si erano messe benissimo, avevo bisogno di sentirmi benvoluto, e qui mi hanno dato fiducia, fin dal primo giorno. Siamo una squadra programmata per rendere alla lunga distanza; ci sono molti nuovi e abbiamo avuto parecchi problemi. L’importante ora è lavorare per correggere quegli errori piccoli che se sommati danno una classifica come la nostra. Rossi? Pepito Rossi è un ragazzo eccezionale, la sua carriera parla da sola, lui ha le giocate da vero campione. Per me è un onore stargli a fianco, e nonostante la mia età lavoro per imparare da lui.
Sul passato. La mia carriera è stata tutt’altro fuorché noiosa, questo lo possiamo dire: ma i momenti di difficoltà, tra infortuni e altri problemi fisici, mi hanno rafforzato mentalmente. Ho voluto vedere da sempre quei momenti come opportunità, non come limitazioni. Non sono uno a cui piace trovare scuse: se la mia carriera è stata altalenante finora, non è colpa della sfortuna. E poi le difficoltà mi hanno fatto acquisire un diverso punto di vista sul calcio: prima lo consideravo come un lavoro, un lavoro fatto anche di sofferenza, ora ho capito che devo pensarlo principalmente come un divertimento.
Sul futuro. Voglio continuare a essere un calciatore ancora per molto tempo, e non so cosa mi attende, lì fuori. Mi piacerebbe anche tornare in A, e l’ideale sarebbe farlo con la Spal, anche se … ci vuole molta calma“.