Lecce, Meluso: “Secondo posto? L’appetito vien mangiando. Nessun dubbio su Liverani”
MELUSO LECCE – Una stagione da ricordare, per emozioni vissute e qualità del gioco espresso. Il Lecce ha costruito con il duro lavoro una grande annata e, per fare il punto della situazione, i colleghi di TuttoCalcioPuglia.com hanno raggiunto il direttore sportivo dei salentini Mauro Meluso. Di seguito riportata l’intervista integrale. Direttore, secondi in classifica. […]
MELUSO LECCE – Una stagione da ricordare, per emozioni vissute e qualità del gioco espresso. Il Lecce ha costruito con il duro lavoro una grande annata e, per fare il punto della situazione, i colleghi di TuttoCalcioPuglia.com hanno raggiunto il direttore sportivo dei salentini Mauro Meluso. Di seguito riportata l’intervista integrale.
Direttore, secondi in classifica. Un grande risultato…
“Non eravamo programmati per questo, ma l’appetito vien mangiando. E’ evidente che ci giocheremo le nostre carte per i primi due posti fino alla morte, primo o secondo posto fa poca differenza. Magari arrivassimo secondi… Noi dobbiamo continuare a giocare con la nostra spensieratezza, senza l’obbligo di dover vincere. Dobbiamo scendere in campo con serenità, ma con la consapevolezza di essere una squadra forte e ben allenata da Liverani. Senza forzature, senza grosse tensioni che devono avere gli altri”.
Questa squadra dà sempre l’impressione di riuscire a fare risultato, contro chiunque. E’ sbagliato dire che giocate il miglior calcio in B?
“Sì, però è un dato che non è scientificamente provato o provabile. Agli occhi degli addetti ai lavori, però, la squadra gioca bene e diverte. Fa del fraseggio il suo credo e chi la allena è veramente un valore aggiunto. Non ho bisogno di fare sviolinate al mio allenatore, ma lui e il suo staff stanno facendo un grande lavoro. Il gruppo ha un’etichetta ben delineata”.
E’ stato lei a scegliere Liverani. E poi Tachtsidis: ha riportato in Italia un talento che sembrava in calo.
“Le scelte tecniche le faccio io insieme al mio staff, composto da persone straordinarie come Cavo e Angelucci. Tutte, però, sono condivise con il presidente Sticchi Damiani e mi sento di dire che ho compagni meravigliosi accanto: queste persone per me sono state molto importanti. Ma non è il momento di autocelebrarsi. Io sono una persona normale, che fa il proprio lavoro. Speriamo di poter dare un’ulteriore gioia a questa città, che ha sofferto e che ha le giuste capacità per un campionato in Serie A. Tutti ci auguriamo questo salto, se non dovesse succedere ci sono i presupposti per continuare con grande entusiasmo. Il nucleo della squadra è un nostro patrimonio, guardiamo al futuro con serenità a prescindere da quello che sarà il risultato finale”.
A che punto è la trattativa per il rinnovo di Tabanelli?
“Abbiamo quattro-cinque calciatori in scadenza, ci siamo ripromessi con tutti di parlarne a fine campionato. Non credo ci saranno problemi, Lecce è una società seria e ambita. Per il rinnovo di Tabanelli non ci saranno problemi”.
Tornando al campionato: vi preoccupa la sosta alla penultima giornata di campionato?
“No, fa parte del gioco (sorride, ndr). Non ci preoccupa. L’unica preoccupazione che abbiamo oggi è la sfida di sabato contro il Carpi”.
Una preoccupazione in meno grazie alla Fiorentina che ha preso Montella…
“Se il nostro tecnico viene monitorato da club di A, deve essere per noi motivo di orgoglio. Liverani è intelligente, oltre che una persona corretta. E queste voci, infatti, sono state smentite dai fatti. Sono abituato a guardare alle cose concrete e poco quelle mediatiche”.
E Liverani ha confermato di voler restare. Discorso chiuso?
“Nel calcio tutto è continuamente in evoluzione. Io sono solo contento di quello che fa, del rapporto che abbiamo e della sua professionalità. Strada facendo vedremo il resto, ma da parte nostra non c’è alcun tipo di dubbio. E’ una persona di grande lealtà”.