3 Dicembre 2019

Empoli, sei solo Mister Hyde: cosa succede?

NEWS EMPOLI CALCIO / La necessità di tempestività porta a guardare, in prima istanza, i risultati, che segnalano un Empoli che non sa più vincere dal 28 settembre: 3-0 al Perugia, sesto risultato utile in campionato in altrettante giornate (otto consecutivi, considerando la Coppa Italia) e la sensazione che il progetto potesse avere l’epilogo sperato, […]

NEWS EMPOLI CALCIO / La necessità di tempestività porta a guardare, in prima istanza, i risultati, che segnalano un Empoli che non sa più vincere dal 28 settembre: 3-0 al Perugia, sesto risultato utile in campionato in altrettante giornate (otto consecutivi, considerando la Coppa Italia) e la sensazione che il progetto potesse avere l’epilogo sperato, ovvero l’immediata risalita in Serie A. Da quel momento in poi, però, la medaglia si è decisamente rovesciata, senza lasciare spazio all’interpretazione. Con il 4-0 rimediato sul campo del Frosinone, sono otto i turni dove i toscani non sono riusciti a fare bottino pieno, e nel mezzo si è cercato di porre rimedio al naufragio attraverso l’esonero di Bucchi e l’inizio dell’era Muzzi.

Da dove nasce la crisi (non c’è altro sinonimo che possa descrivere lo status della squadra)? Se il calcio fosse una sommatoria di valori tecnici, saremmo qui a elogiare la squadra forse più talentuosa del campionato. Un centrocampo con Frattesi, Bandinelli, Stulac, Dezi, Laribi e il giovane Ricci fa gol ad ogni tecnico, così come un tandem offensivo dove la scelta deve ricadere su elementi come La Gumina, Mancuso, evitando di perderci in elenchi, rappresenta un tratto che pone l’Empoli, senza paura di iperboli, un gradino sopra anche ad alcune compagini attualmente in Serie A. Questa carrellata di nomi ha l’obiettivo di sottolineare le straripanti potenzialità di una compagine che, ad oggi, si è persa nel proprio talento.

Le motivazioni, dunque, non sono da ricercare nell’assenza di alternative per il tecnico. Anzi. Il problema è che a mancare è la consapevolezza nei propri mezzi e, soprattutto, un concetto che viene fatto passare per filosofico quando, in un gruppo di persone che lavorano per raggiungere un obiettivo comune al termine di un percorso che dura tanti mesi: l’identità. L’Empoli, ad oggi, difetta in questo. La squadra dà la sensazione di faticare nel portare in campo una proposta calcistica armoniosa e collettiva. Quando mancano i pilastri, l’edificio non può risultare stabile. L’assenza di concetti assimilati penalizza anche il ritmo e la continuità nell’arco dei novanta minuti che, in un squadra costruita su un tasso tecnico così elevato (con l’intento, quindi, di fare la partita), crea grattacapi non indifferenti, che si rispecchiano nelle difficoltà di un gruppo che non riesce a uscire dal questo momento. Contro il Frosinone, la difficoltà nel ribadire la propria presenza in campo si è palesata con l’ingresso di Laribi all’inizio del secondo tempo e l’arretramento di Dezi in mediana, nel tentativo, rivelatosi disperato, di aumentare la qualità delle transizioni difesa-attacco. Il calcio dell’Empoli, che per caratteristiche potrebbe senza eccessivi problemi essere basato sul palleggio con l’improvvisa ricerca della verticalità attraverso le giocate del trequartista, è compassato e prevedibile. Lo si nota nell’assenza di rifornimenti per gli attaccanti, costretti ad allargarsi o, comunque, muoversi in maniera incoerente e inconciliabile rispetto alle proprie qualità (nonostante siano due attaccanti in grado di svariare, è chiaro che La Gumina e Mancuso esprimano nella miglior maniera il proprio “io calcistico” in area di rigore).

Questo è l’Empoli di quest’oggi, squadra in netta difficoltà sulla quale bisogna lavorare: la Serie B offre continuamente opportunità e possibilità di risalita, i toscani sono ad appena quattro punti dal secondo posto occupato dal Crotone (ma lo Spezia, attualmente in zona playout, ha due punti in meno dei toscani, per offrire un quadro della situazione completo) e, seppur nulla sia perduto, le altre compagini non hanno intenzione di fermarsi. Empoli, (oggi) sei solo Mister Hyde: è tempo di svoltare.

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