Perugia, l’andata dei play-out è un deja-vu
Il calcio sa essere davvero strano. Era il 26 maggio del 2015 quando Perugia e Pescara si giocavano il turno preliminare dei playoff. Il Perugia di Camplone passò in vantaggio, poi gli abruzzesi pareggiarono e trovarono il decisivo gol del vantaggio su calcio di rigore. Piccolo dettaglio: a guidare gli abruzzesi era l’attuale allenatore del […]
Il calcio sa essere davvero strano. Era il 26 maggio del 2015 quando Perugia e Pescara si giocavano il turno preliminare dei playoff. Il Perugia di Camplone passò in vantaggio, poi gli abruzzesi pareggiarono e trovarono il decisivo gol del vantaggio su calcio di rigore. Piccolo dettaglio: a guidare gli abruzzesi era l’attuale allenatore del Perugia, Massimo Oddo.
L’andata del playout 2019/2020 sembra essere (quasi) una fotocopia. Prima il Perugia passa in vantaggio con il centrocampista Christian Kouan, poi il Pescara pareggia con Galano e trova il vantaggio dagli 11 metri con Riccardo Maniero.
C’è però una differenza non di poco conto: in questo caso ci sarà una partita di ritorno venerdì sera al Renato Curi. Nulla è ancora deciso. Anzi, i minuti più adrenalinici devono ancora arrivare.
FATTORE GOL
Il Perugia ha avuto per tutta la stagione il problema del gol. Le scelte di Oddo però hanno sicuramente accentuato tale problema. Se si sommano tutti le reti degli 11 titolari scelti dall’allenatore dei biancorossi, compresa la Coppa Italia, si arriva a 12 (Falcinelli 3, Capone 2, Mazzocchi 2, Sgarbi 2, Kouan 1, Falzerano 1, Falasco 1). Il solo Galano ha segnato di più: 13 reti. Alle quali bisogna aggiungere le 4 di Pucciarelli (3 in campionato e 1 in Coppa), i 6 di Maniero, i 4 di Memushaj, i 5 di Zappa e la rete di Palmiero. Nella gara di ritorno, quindi, sarà impossibile fare a meno di Pietro Iemmello.
Articolo a cura di Giacomo Cangi