Perugia, senti Sgarbi: “Crediamo in Alvini, spero sia l’anno della mia consacrazione. Su Angella…”
PERUGIA SGARBI ALVINI – Filippo Sgarbi, difensore centrale del Perugia, si è concesso ad una lunga intervista a Il Corriere dell’Umbria. Il classe 1997, alla quarta stagione con la maglia del Grifo, ha analizzato il campionato, soffermandosi sugli obiettivi della formazione umbra e sul mister Massimiliano Alvini. Queste le sue parole: Sulla prima parte di […]
PERUGIA SGARBI ALVINI – Filippo Sgarbi, difensore centrale del Perugia, si è concesso ad una lunga intervista a Il Corriere dell’Umbria. Il classe 1997, alla quarta stagione con la maglia del Grifo, ha analizzato il campionato, soffermandosi sugli obiettivi della formazione umbra e sul mister Massimiliano Alvini.
Queste le sue parole:
Sulla prima parte di stagione: “Abbiamo fatto 4 punti in 3 partite. Il massimo sarebbe stato farne 7 ma con l’Ascoli siamo stati sfortunati. Inoltre il rigore dato a loro era un po’ dubbio. Il salto di qualità arriverà quando perderemo meno palloni”.
Quanto tempo ci vuole per interiorizzare il gioco di Alvini? “Ancora un po’, siamo in fase di rodaggio ma dobbiamo continuare a seguire al 100% l’allenatore. Crediamo tanto in ciò che ci dice. Nelle prime tre gare abbiamo quasi sempre avuto il pallino del gioco. Sia quando siamo alti che quando ci si abbassa, la chiave è quella di essere sempre aggressivi”.
In quali aspetti può farla crescere il tecnico? “Sotto l’aspetto mentale. Dà grandi motivazioni. E poi nell’uno contro uno. Rispetto al passato mi sento più responsabilità addosso”.
Lei è da 4 anni al Grifo. Come valuta le varie stagioni? “Il primo anno ero un ragazzino, è stato di transizione. Nel secondo ho avuto maggiore continuità a livello personale pur se la società la stagione è stata drammatica dato che siamo retrocessi. L’anno scorso è stato quello più difficile a livello mentale, tutti volevamo risalire subito e ce l’abbiamo fatta. Ora bisogna riabituarsi alla Serie B. Dal punto di vista personale, spero e credo che possa essere l’anno della consacrazione. Voglio dimostrare che la società ha fatto bene a rinnovarmi il contratto”.
Sui passati allenatori: “Nesta ha sempre cercato di farci giocare palla a terra. Oddo cambiava molto e bisognava essere duttili.
Di Cosmi ricordo la preparazione tattica, e la sua tigna. Caserta era un martello, mi ha trasmesso la voglia di andare sempre forte, un aspetto che nel calcio di oggi è fondamentale”.
Sull’infortunio di Dell’Orco: “Più in generale, giocando a tre c’è più scelta. Spero di farmi trovare pronto”.
Sabato ritroverà Roberto Goretti, attuale diesse del Cosenza. E’ stato lui a portarla a Perugia… “Ha creduto in me. Motiverà la sua squadra per darci del filo da torcere e per dimostrare di essere quel bravo dirigente che è. Ci aspetta una partita insidiosa. Non ci faremo trovare impreparati”.
Su Agella: “Ha grande esperienza. Cerco sempre il confronto. Fa sentire ogni compagno a proprio agio”.