6 Novembre 2020

Monza, Pirola: “Bellusci mi aiuta, Boateng un campione. Un orgoglio la chiamata di Galliani”

PIROLA MONZA – Lorenzo Pirola, difensore arrivato al Monza in prestito dall’Inter, si è raccontato ai microfoni di calciomercato.com, come apprendiamo da questo estratto: “Mi sono ambientato subito bene. Vivo quest’esperienza con serenità, fin dall’inizio mi sono sentito parte integrante del gruppo. Sono molto legato a Bettella, Colpani e Frattesi. Ma in generale con i […]

PIROLA MONZA – Lorenzo Pirola, difensore arrivato al Monza in prestito dall’Inter, si è raccontato ai microfoni di calciomercato.com, come apprendiamo da questo estratto: “Mi sono ambientato subito bene. Vivo quest’esperienza con serenità, fin dall’inizio mi sono sentito parte integrante del gruppo. Sono molto legato a Bettella, Colpani e Frattesi. Ma in generale con i ragazzi più giovani, molti sono gli stessi con i quali ci ritroviamo anche in Nazionale. Giocando nel mio stesso ruolo, Bellusci è quello che più di tutti mi dà sempre tanti suggerimenti. Vengo da una difesa a tre e qui si gioca a quattro, in campo è tutta un’altra cosa. Beppe mi dice sempre di lavorare a zona e non pensare solo all’uomo, diversamente da quello che mi chiedeva Conte all’Inter.

Boateng? Sappiamo tutti che campione è Prince, per me è un orgoglio marcare un giocatore come lui. Anche se non è la prima volta che mi ritrovo a marcare grandi attaccanti, già l’anno scorso in allenamento me la sono vista con Lukaku e Lautaro. Avevo 18 anni appena compiuti, Romelu da vicino faceva impressione. Il mio esordio in Coppa Italia? È stato un buon esordio in una partita complicata nella quale ci siamo ritrovati in 10 nel primo tempo ma abbiamo retto fino alla fine. E dopo aver tenuto lo 0-0 anche nei supplementari abbiamo vinto ai rigori. Io ho marcato da reparto, per la soddisfazione di Bellusci. Il sottoscritto nella lista rigoristi? Credo fossi il settimo o ottavo a calciare, nelle giovanili dell’Inter ero il vice rigorista dopo Esposito. Prima di battere un penalty cerco di studiare il portiere per vedere come si è comportato le volte precedenti, altrimenti calcio forte, spesso incrociato.

Brocchi? Dopo la partita mi ha fatto i complimenti, così come tutti i compagni nello spogliatoio. Sono il più giovane, fa piacere ricevere tutto questo affetto. Il mister mi dice di stare tranquillo, che ho qualità per migliorare e il tempo per ambientarmi in una realtà diversa. La squadra è molto forte, è stata costruita per raggiungere l’obiettivo di salire subito in Serie A. Quando sono arrivato è la prima cosa che mi hanno detto tutti, il presidente Berlusconi che ha fatto la storia del Milan è abituato a certi livelli. La trattativa? In realtà non avrei dovuto lasciare i nerazzurri, è successo tutto l’ultimo giorno di mercato. Conte voleva tenermi in squadra, ma all’ultimo mi ha detto che per la mia crescita sarebbe stato meglio un percorso fuori dall’Inter. E io ho accettato. Mi volevano il Monza e altri club di Serie B, ma il progetto di questa società mi ha convinto. La chiamata di Galliani per me è stata un grande orgoglio e anche se so che sarà difficile ritagliarmi uno spazio lavorerò sempre al massimo“.