Pisa, Corrado: “Quanto entusiasmo. Su stadio e mercato…”
Giuseppe Corrado, da pochi giorni nuovo patron e neo presidente del Pisa, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni de “Il Tirreno“, dove ha toccato diversi punti. Ecco quanto estratto da PianetaSerieB.it: “In questi primi giorni posso dire di essere stato avvolto, insieme alla mia famiglia, dalla passione e dall’entusiasmo della città e […]
Giuseppe Corrado, da pochi giorni nuovo patron e neo presidente del Pisa, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni de “Il Tirreno“, dove ha toccato diversi punti. Ecco quanto estratto da PianetaSerieB.it: “In questi primi giorni posso dire di essere stato avvolto, insieme alla mia famiglia, dalla passione e dall’entusiasmo della città e dei tifosi, che sono stati sempre vicini alla squadra indipendentemente dagli eventi“. Non è stato tutto così facile, ammette Corrado: “Nel corso dell’ultimo incontro dal notaio a Milano, mi sono alzato per due volte dirigendomi verso il mio cappotto con l’intenzione di andare via. Mi sono però ricordato di avere una dignità da difendere, non accettavo di essere deriso così. C’era chi voleva chiudere e chi no, sembrava di essere sul set di un film. Quando mi affacciavo dalla finestra dello studio, vedevo tifosi sventolare bandiere del Pisa dopo aver fatto centinaia di chilometri solo per essere lì. Mi hanno dato una grossa mano emotivamente parlando, mi chiudevo in una stanza da solo per arginare la mia impulsività e recuperare energia mentali”. Eppure i Petroni non hanno voluto chiudere subito, il motivo? Corrado non ha risposta: “Me lo chiedo anche io, se avessimo chiuso il primo giorno in cui fummo ricevuti a causa di Fabio Petroni, con il permesso del Tribunale, il vecchio numero uno della società avrebbe avuto 1,8 milioni di euro in cash ed al Pisa non sarebbe stata inflitta la pesante penalizzazione di quattro punti”. Sullo stadio: “Tocca risistemare l’Arena Garibaldi al più presto. La tribuna manca di accoglienza, bisogna lavorare anche sugli spogliatoi, sia degli ospiti che degli arbitri. Mi è stato detto, in occasione della partita contro lo Spezia, che erano sei mesi che gli arbitri non venivano salutati da un membro della società. Parlerò al più presto con Nesi della Ngm e col sindaco Filippeschi, perché il mio obiettivo è avere per la prima partita casalinga di ritorno 2.500-3.000 posti in più”. Chiusura sul mercato: “Certi nomi oramai non sono nuovi a nessuno, la stampa ne parla già da giorni. Di chi parlo? Ganz del Verona ed Eramo della Sampdoria, giocatori importanti che potrebbero dare una grossa mano al Pisa. Dovremo però stare attenti a non danneggiare l’equilibro economico della società”.