Pisa, Gattuso ed il dato negativo: sintomo di stanchezza?
Il Pisa di Gattuso ha mostrato nello stoico campionato che sta portando avanti tra mille peripezie societarie di essere una squadra solida: pochi gol e pochissimi gol subìti ottenendo spesso e volentieri il massimo risultato col minimo sforzo (numerico). Questa tendenza, però, si è incrinata negli ultimi 3 match dei toscani in cui gli uomini […]
Il Pisa di Gattuso ha mostrato nello stoico campionato che sta portando avanti tra mille peripezie societarie di essere una squadra solida: pochi gol e pochissimi gol subìti ottenendo spesso e volentieri il massimo risultato col minimo sforzo (numerico). Questa tendenza, però, si è incrinata negli ultimi 3 match dei toscani in cui gli uomini di Gattuso hanno sempre subìto gol, un record negativo per la carriera di Ringhio.
Il primo gol subìto di questo mini trend negativo è quello di Hallberg in Pisa-Ascoli ma ciò che desta i primi segni di preoccupazione è la prestazione super di Ujkani costretto a salvare i suoi nei minuti finali a più riprese. Nella trasferta successiva, col Carpi, la porta dei pisani viene violata al 25′ da Lasagna con un tiro dalla distanza ed è anche grazie alla doppia superiorità numerica che i neroazzurri pareggiano i conti nel finale con Eusepi. Il terzo gol consecutivo incassato dai pisani può essere preso come emblema e magari come chiave di lettura per il momento dei ragazzi di Gattuso: inserimento di Arini, difesa disattenta e Cardelli battuto nel finale. Ringhio lo definirà “un gol da polli” a testimonianza, magari, della poca lucidità che ha colpito Lisuzzo e compagni nella circostanza; la rosa del Pisa ha la coperta cortissima, in difesa gli uomini sono quasi contati ed un calo fisico potrebbe essere la chiave di questo preoccupante dato su cui Gattuso sicuramente lavorerà per rimodellare, nuovamente, il Pisa a sua immagine e somiglianza.