Il Pisa torna a fare punti, ma il pareggio contro la Pro Vercelli serve a poco
Un pareggio arrivato con il solito cuore, osando leggermente in più rispetto al solito (i 17 tiri complessivi ne sono la dimostrazione) ma che, purtroppo per il Pisa, serve a poco ai fini della classifica. Contro la Pro Vercelli è un 1 a 1 (nota a margine, Provedel non subiva gol da 6 partite) che […]
Un pareggio arrivato con il solito cuore, osando leggermente in più rispetto al solito (i 17 tiri complessivi ne sono la dimostrazione) ma che, purtroppo per il Pisa, serve a poco ai fini della classifica. Contro la Pro Vercelli è un 1 a 1 (nota a margine, Provedel non subiva gol da 6 partite) che permette ai toscani di tornare a fare punti dopo tre sconfitte consecutive, senza però che i ragazzi di Gattuso riescano a fare passi in avanti in graduatoria, complice anche il successo del Latina sul campo della Virtus Entella. Dopo essere passati in svantaggio a seguito del rigore trasformato da Comi, Gattuso indovina il cambio con Cani che, al 74′, trova la rete del definitivo pareggio. L’attaccante avrebbe anche un paio di occasioni per portare i suoi in vantaggio, ma non trova la porta. Speranze oramai ridotte all’osso per il Pisa, al quale non resta che aggrapparsi alla speranza dopo una stagione che definire difficile sarebbe riduttivo. La Pro Vercelli continua invece nella propria striscia utile, ora l’ottavo posto (il primo utile per l’accesso ai playoff) dista solo 4 punti.
PISA (3-4-1-2): Ujkani; Del Fabro, Milanovic (35′ Gatto), Lisuzzo; Golubovic, Lazzari, Di Tacchio, Longhi; Peralta (70′ Cani); Masucci (56′ Mannini), Lores. A disp. Cardelli, Verna, Birindelli, Angiulli, Zonta, Zammarini. All. Gattuso
PRO VERCELLI (3-5-2): Provedel; Konate, Bani, Legati; Germano, Altobelli, Vives (63′ Castiglia), Emmanuello, Eguelfi; Morra (69′ Starita), Comi (73′ La Mantia). A disp. Zaccagno, Berra, Negro, Nardini, Osei, Aramu. All. Longo
ARBITRO: Pezzuto di Lecce
MARCATORI: 14′ rig. Comi (PV), 74′ Cani (PI)
AMMONITI: Di Tacchio, Vives, Morra, Konate, Lazzari.