Di Gregorio para un rigore, il Pordenone si salva in 10: 0-0 col Venezia al “Rocco”
PORDENONE VENEZIA CRONACA – Allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste va in scena la gara più discussa della ripresa della Serie B: Pordenone-Venezia. Le due squadre affrontano l’inizio del match a ritmi comprensibilmente bassi, ma mostrano interessanti trame di gioco e capacità di fraseggio. La prima occasione degna di nota se la costruisce il sempre propositivo Gavazzi, che all’11 si gira […]
PORDENONE VENEZIA CRONACA – Allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste va in scena la gara più discussa della ripresa della Serie B: Pordenone-Venezia.
Le due squadre affrontano l’inizio del match a ritmi comprensibilmente bassi, ma mostrano interessanti trame di gioco e capacità di fraseggio. La prima occasione degna di nota se la costruisce il sempre propositivo Gavazzi, che all’11 si gira in area e costringe Lezzerini a un intervento di piede sul primo palo. Dopo appena due minuti il portiere deve compiere un’altra parata degna di nota per sventare una conclusione di Pobega giunta al termine di un suo importante break a centrocampo. Al 17′, al terzo tentativo di tiro, Maleh centra la parte alta della traversa calciando da più di 20 metri e suscita il primo spavento alla difesa arancioneroverde. Nella seconda metà di tempo la pericolosità delle compagini pare affievolirsi e la contesa si sposta prevalentemente al centro del terreno di gioco. L’ultimo sussulto della frazione è una carambola tra Ceccaroni e Pobega a pochi metri dalla porta dopo un calcio di punizione ben battuto da Aramu, ma Di Gregorio è bravo a respingere la sfera. Si concludono dunque sullo 0-0 45 minuti in cui i lagunari hanno tenuto maggiormente il pallino del gioco, ma i neroverdi si sono confermati abili nel colpire gli avversari con contropiedi rapidi e ben congegnati.
Dopo appena 6 minuti dal fischio d’avvio del secondo tempo il match vive una sua prima sliding door: Simone Pasa, già ammonito e già a rischio espulsione durante la prima metà di gara, alza la gamba in un contrasto costringendo il direttore di gara a estrarre il rosso. Al 59′ gli uomini di Dionisi costruiscono una grande opportunità, ma Capello non riesce a coordinarsi in area piccola col sinistro dopo il tocco al volo di Molinaro, imbeccato dallo splendido lancio di un Fiordilino padrone del centrocampo. Passano appena tre minuti e gli ospiti si procurano un rigore a causa di un fallo di Barison, che non riesce a frenare l’inserimento in area di Aramu, Lo stesso fantasista si presenta sul dischetto, ma Di Gregorio con un guizzo da felino intercetta il suo penalty e tiene la partita in parità. Al minuto 75, nonostante il forcing dei precedenti minuti del Venezia, la doppia chance capita alla squadra di Tesser mediante due corner consecutivi: sul primo Barison schiaccia di testa, ma la palla è deviata ed esce di poco, mentre Burrai cerca direttamente la porta sul secondo e un errore di valutazione in uscita di Lezzerini costringe Capello a uno spettacolare salvataggio volante. Sfruttando l’uomo in più, i veneti continuano a spingere costringendo gli avversari ad abbassarsi, ma faticano a trovare la giocata decisiva negli ultimi metri e si limitano a conclusioni da fuori area. Al 90′ il subentrato Vacca fa partire un bolide tesissimo dalla lunga distanza dopo una respinta della difesa dei ramarri, ma un ancora attentissimo Di Gregorio si distende e fa suo il pallone.
La gara termina quindi sullo 0-0, confermando tesi già note prima del lockdown: il Venezia gioca un calcio godibilissimo, ma fatica a raccogliere i frutti in zona gol e il Pordenone sa coprirsi e soffrire in ogni circostanza della partita.