30 Luglio 2018

Pres. Pro Vercelli, duro attacco: “Arrivato il momento di dire basta. Errori in buona fede? Bugie colossali”

PRO VERCELLI SECONDO – Massimo Secondo non si risparmia, nemmeno questa volta. Il patron della Pro Vercelli è intervenuto in conferenza stampa trattando molteplici temi legati alla situazione del calcio italiano e, nello specifico, delle serie minori. Inoltre il presidente si è soffermato sulle vicende coinvolgenti Cesena, Bari e Avellino. Ecco le sue parole riportate […]

Massimo-Secondo

Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli

PRO VERCELLI SECONDO – Massimo Secondo non si risparmia, nemmeno questa volta. Il patron della Pro Vercelli è intervenuto in conferenza stampa trattando molteplici temi legati alla situazione del calcio italiano e, nello specifico, delle serie minori. Inoltre il presidente si è soffermato sulle vicende coinvolgenti Cesena, Bari e Avellino. Ecco le sue parole riportate da TuttoC: ” Ripescaggi? Ce la giochiamo insieme alle squadre che hanno cercato negli anni di fare le cose bene dal punto di vista amministrativo contro le squadre che hanno avuto penalizzazioni. Credo che il calcio italiano sia già molto in difficoltà senza la necessità di dare messaggi che si possano riassumere in “fate tutti gli illeciti amministrativi che volete tanto c’è la possibilità di essere ripescati”, che è quello dato dalla sentenza sul Novara. Non credo sia il messaggio di cui ha bisogno il calcio italiano, al di là del merito giuridico. Spero che, alla fine, se non in secondo grado, anche in terzo grado, ci sia una sentenza favorevole a noi ma anche a Ternana, Siena e a quelle squadre che non hanno avuto in questi anni problematiche amministrative”.

Considerazioni anche sulle scelte di Balata, il quale chiede la non uniformazione dei vari gradi di illecito sportivo: “Non sono affatto d’accordo con lui. Non sono così convinto che l’illecito sportivo commesso in una partita sia più grave di un illecito amministrativo che dura mesi, per non dire anni, e che di partite ne falsa decine. Noi siamo retrocessi in serie C perché è stato consentito al Cesena di giocare con 70 milioni di debiti, al Bari di smettere di pagare gli stipendi subito dopo Natale. E probabilmente se non ci fossimo impuntati, alcuni presidenti, nel rinviare di una settimana i playoff, magari i pugliesi avrebbe giocato in casa al posto di andare a Cittadella e sarebbero andati avanti. E poi. con 70 milioni di debiti, tornando al Cesena, sono falsate tutte le partite, non una. Siam bravi tutti a prendere i giocatori senza non pagarli, far debiti con l’erario e così via. Un po’ meno bravi siam tutti quanti nell’evitare le sanzioni e tenere i conti a posto”.

In merito alla situazione Avellino si è così espresso: “Ci sono sanzioni amministrative che vengono prese per un errore, non tutte sono uguali, ma noi siamo ancora qui nell’attesa di capire tutte le situazioni aperte come quella dell’Avellino. Io ero presente alle assemblee di B: riguardo le fideiussioni si era parlato di rating, i dirigenti avellinesi erano presenti. Dire che non erano chiare le cose e che si sono fatti errori in buona fede sono bugie colossali. Non credo che avere fideiussioni così così o dire che gli illeciti amministrativi sono meno gravi di altri, ci porti da qualche parte. Da otto anni faccio calcio a Vercelli: ogni anno ci sono penalizzazioni, forse è arrivato il momento di smettere, di dire basta”.