13 Settembre 2020

La rivoluzione romantica di Berlusconi e Galliani: il Monza è di un’altra dimensione

PROGETTO MONZA CALCIO – “Sarà romantico”: questa è la frase che Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Monza, ha fatto incidere nello spogliatoio dei brianzoli ad inizio della scorsa stagione. Un’operazione di puro romanticismo quella avviata da Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani: i due uomini che hanno reso il Milan il club più titolato al mondo […]

PROGETTO MONZA CALCIO“Sarà romantico”: questa è la frase che Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Monza, ha fatto incidere nello spogliatoio dei brianzoli ad inizio della scorsa stagione. Un’operazione di puro romanticismo quella avviata da Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani: i due uomini che hanno reso il Milan il club più titolato al mondo che si rilanciano, insieme, per portare il Monza in Serie A. Romanticismo alla base e, come vedremo, tutto il resto nel prosieguo di questa storia che giorno dopo giorno assume i contorni di una favola vincente.

Per fare calcio i soldi non bastano: gli investimenti fatti dalla Famiglia Berlusconi nel Monza in poco più di un biennio sono importanti ma, precedenti alla mano, spendere senza logica ha spesso portato a grandi fallimenti. Questo non è stato, e non sarà, il caso del Monza: nel club ci sono professionisti di primo livello, uomini di calcio coordinati dalla brillante mente calcistica di Adriano Galliani che in questo mondo ha costruito organici che poi hanno vinto tutto.

Il Monza ha cambiato modo di fare ed intendere calcio e l’abbattimento delle categorie è una diretta conseguenza col club già proiettato in un’altra dimensione: dal nome dello stadio Brianteo, divenuto U-Power Stadium grazie ad un’importantissima partnership commerciale, sino alle gare in chiaro sulle reti Mediaset. Il calcio d’estate di una volta che non c’è più è che col Monza è tornato: il romanticismo, in fondo, non mancherà mai in questa storia. Ma questa storia è soprattutto progettualità, competenza, lungimiranza, lucida follia, pragmatismo: senza questi elementi non si acquistano, da neopromossa, i capocannonieri del campionato polacco e croato (Gytkjær e Maric); non si sottoscrivono accordi pluriennali per i migliori giovani italiani della scorsa Serie B (Bettella, Di Gregorio); non si conducono trattative intercontinentali concluse con lo scippo alla concorrenza di Serie A di un terzino in rampa di lancio (Carlos Augusto).

Il Monza approda in quella che è senza dubbio la Lega meglio gestita del calcio italiano: quella Lega B ricca di linfa ed idee, che rema unita nella stessa direzione con a capo un condottiero carismatico stimato da tutti i club che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui: Mauro Balata.

Sarà romantico e, nel frattempo, è perfetto: lunga vita alla passione, al romanticismo ed alla progettualità nel calcio. Per suggerimenti ed idee, chiedere a Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani.