Proroga contratti in scadenza e prestiti: la situazione
PROROGA CONTRATTI – Uno dei temi più delicati di cui si è discusso nel Consiglio Federale, è quello relativo alle scadenze contrattuali. I giocatori hanno rifiutato l’ipotesi del minimo federale per luglio e agosto e della compressione in 10 mesi dello stipendio relativo alla stagione 2020/2021. FIFA e FIGC possono solo dare delle indicazioni di […]
PROROGA CONTRATTI – Uno dei temi più delicati di cui si è discusso nel Consiglio Federale, è quello relativo alle scadenze contrattuali. I giocatori hanno rifiutato l’ipotesi del minimo federale per luglio e agosto e della compressione in 10 mesi dello stipendio relativo alla stagione 2020/2021. FIFA e FIGC possono solo dare delle indicazioni di massima. Quello stipulato tra società e calciatore è un contratto di lavoro privato e come tale, l’accordo va trovato tra le parti in causa.
In merito alla proroga degli accordi economici per altri due mesi, la soluzione trova ampio consenso tra i calciatori, ma molto probabilmente varrà solo per quelli in scadenza. Per i prestiti, infatti, la situazione è più complicata. In quest’ultimo caso, il rischio di non trovare un accordo è più alto essendo tre le parti in causa coinvolte: perché è possibile che entrambi i club contribuiscano al pagamento dell’ingaggio (e non c’è più la volontà di farlo da parte della società che ha prestato il giocatore) o perché (ma su questo punto la FIGC dovrà imporsi e fare chiarezza) c’è un interesse sportivo che porta la società proprietaria del cartellino a non prorogare il prestito o, infine, perché lo stesso giocatore potrebbe rifiutarsi di restare in prestito nel club in cui ha fin qui giocato. Al momento, l’unica certezza riguarda l’eventuale ritorno del calciatore al club di appartenenza dopo il 30 giugno in caso di mancato accordo: potrà allenarsi, ma non giocare visto che fino al 31 agosto sarà ancora in corso la stagione 2019/20. Lo riporta TMW.