Ascoli, Pulcinelli: “Fiducia in Stellone. Zanetti? Rapporto intenso, ma non sono pentito”
PULCINELLI ASCOLI – Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Si parte dal pomeriggio dello scorso maggio con Carlo Mazzone, a cui il club ha dedicato la Tribuna: “Facemmo insieme un giro dello stadio e lui, emozionatissimo, che mi diceva ‘non merito tutto ciò’, riferendosi alla tribuna che gli […]
PULCINELLI ASCOLI – Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Si parte dal pomeriggio dello scorso maggio con Carlo Mazzone, a cui il club ha dedicato la Tribuna: “Facemmo insieme un giro dello stadio e lui, emozionatissimo, che mi diceva ‘non merito tutto ciò’, riferendosi alla tribuna che gli avevamo intitolato. Invece la merita eccome, perché è un mito, il simbolo del calcio italiano e dell’Ascoli, che rappresenta insieme con Costantino Rozzi e Tonino Carino“. Il focus si sposta, ovviamente, sulla sfida odierna contro la Cremonese: “Gara fondamentale per capire di che pasta siamo fatti, se resteremo in scia per i play off o andremo a complicarci la vita. Comunque, sono convinto della nostra qualità e anche che faremo bene da qui alla fine. Alcune posizioni ci sono precluse, ma non poniamoci limiti. Ad una squadra di calcio, a maggior ragione alla mia, non devono mai mancare la convinzione, l’atteggiamento positivo e la voglia di vincere, nonché la forza di lottare fino al 100esimo minuto. Questo mai.
Stellone? Purtroppo è vero che finora gli episodi gli sono stati a sfavore, tipo il gol di Provedel al 95’ contro la Juve Stabia, o l’espulsione di Troiano a La Spezia che ci ha penalizzati. Tra l’altro verrebbe da dire che la prima ammonizione era discutibile. Insomma, quest’anno non tutto ci sta andando per il verso giusto. In ogni caso confidiamo in Stellone che è un grande professionista e farà bene. Sta riorganizzando e motivando il gruppo. Ha idee chiare, grandi doti di leadership e, soprattutto, cultura del lavoro.
Con Zanetti avevamo costruito in 6 mesi un rapporto intenso. Dispiaciuto o Pentito di averlo esonerato? Pentito no, mai. Quando decido, decido, poi si va avanti. Come nella vita.
Ninkovic e Morosini insieme? Perché no? Ninkovic è restato per una scelta comune tra lui e la società, poiché c’è stato il cambio di tecnico che ha azzerato la storia e le dinamiche di gruppo precedenti: con Zanetti sarebbe rimasto fuori. Vincere con un suo gol contro la Cremonese? Certo, sarei felicissimo, Nikola è un grande talento e un ottimo ragazzo. Ora dovrà dimostrare di essere migliorato caratterialmente. È tempo di lottare e di una bella vittoria di Stellone, anche se nel calcio mai nulla è scontato, a maggior ragione contro una Cremonese forte e allenata da un ottimo Rastelli. Sarà dura, ma noi ci crediamo. Forza Ascoli Carica e riempiamo il Del Duca“.