7 Aprile 2020

ESCLUSIVA PSB – Pulcinelli: “Taglio stipendi? Ho un gruppo di ragazzi speciali. Porte chiuse penalizzanti”

PULCINELLI ASCOLI – Patron dell’Ascoli e affermato imprenditore, Massimo Pulcinelli è la figura adatta per analizzare il difficile periodo vissuto dal Paese prima e dal calcio poi. Il suo punto di vista, raccolto in esclusiva dai nostri microfoni, può, come sempre, fornire spunti di riflessione. Tra richieste di cristallizzazione di ripartenza, la Serie B (e […]

Massimo Pulcinelli patron dell' Ascoli

Massimo Pulcinelli, patron dell'Ascoli

PULCINELLI ASCOLI – Patron dell’Ascoli e affermato imprenditore, Massimo Pulcinelli è la figura adatta per analizzare il difficile periodo vissuto dal Paese prima e dal calcio poi. Il suo punto di vista, raccolto in esclusiva dai nostri microfoni, può, come sempre, fornire spunti di riflessione.

Tra richieste di cristallizzazione di ripartenza, la Serie B (e il calcio italiano) aspetta di conoscere quale sarà il proprio destino. Qual è la sua posizione in merito?

“Ritengo che si tornerà a giocare da metà maggio, per poi completare il torneo regolarmente”.

Nei giorni scorsi ha dichiarato di sperare nella ripresa a porte aperte ma, a quanto pare, in caso di ripartenza di questa stagione l’ipotesi da lei auspicata non sembra percorribile. Ricominciare a porte chiuse, ovviamente con le opportune garanzie a tutela di atleti e addetti ai lavori, potrebbe comunque essere un primo passo, non crede?

“Per tutelare la salute dei nostri ragazzi faremo tamponi, anche due a settimana, così da poter essere sereni. Purtroppo presumo che, al contrario di ciò che desideriamo tutti noi e i tifosi, si giocherà a porte chiuse e ciò sarà penalizzante per compagini come l’Ascoli, dato che ci aspettano quattro partite in trasferta e ben sette casalinghe che, senza l’apporto della nostra tifoseria, non potremo affrontare con la stessa spinta emotiva. Questo sarà un minus che varrà qualche punto in classifica”.

Si è parlato e si parlerà del taglio degli stipendi, seguendo il filo logico di un discorso di solidarietà che coinvolgerà in prima linea i calciatori. Questa, però, non può essere l’unica misura da intraprendere. Da imprenditore e patron, detto che il discorso è sicuramente ampio, quali crede debbano essere le misure adatte per rilanciare la cadetteria?

“Il discorso è, per l’appunto, ampio. Ho compreso, però, di avere un gruppo di ragazzi speciali e generosi. I miei calciatori faranno la loro parte, come ci hanno già anticipato. Per noi sarà fondamentale salvaguardare in primis la loro salute, il resto verrà dopo”.

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