Sampdoria, Quagliarella: “Avrei firmato in bianco, era un obbligo morale verso il club. Poi una sera mi hanno detto di puntare sui giovani…”
Fabio Quagliarella svela i retroscena del suo addio al calcio e alla Samp
Non esistono forse aggettivi calzanti per descrivere la grandezza del calciatore Fabio Quagliarella, figuriamoci se possano esistere per l’uomo che ha sempre dimostrato di essere. Uno che ha fatto la storia in Serie A a suon di gol e giocate senza senso, fuori da ogni logica, e che pochi giorni fa ha dato ufficialmente l’addio al calcio. Quel filo di rancore e malinconia che traspare anche dalle sue parole rilasciate in esclusiva alla Gazzetta dello Sport, ma anche un concetto chiaro e inequivocabile fatto passare in ogni modo.
Ecco le parole di Fabio Quagliarella:
“Lo scriva a caratteri cubitali. Non ho smesso per motivi fisici, non è arrivata nessuno offerta interessante e allora ho detto stop. Fino a un paio di mesi dalla fine del campionato avevo deciso di smettere, poi vista la situazione societaria della Samp e vedendo che stavo bene, ho pensato di poter dare una mano a risalire. Avrei potuto anche firmare in bianco, i soldi non mi interessavano, mai avrei preso in considerazione altre soluzioni, era come un obbligo morale verso un club che aveva sempre creduto in me e dove sono stato benissimo. Ho avuto due-tre richieste da squadre di A , ma non le ho prese in considerazione. Allo stesso tempo mai avrei pensato di arrivare a giocare sino a 40 anni in A e, sono sincero, di questo ero davvero orgoglioso. Altrove avrei fatto il terzo o il quarto attaccante. Ma allora meglio dare una mano alla Samp. Passata una settimana dopo l’insediamento della nuova proprietà, qualcosa avevo intuito. Poi con una telefonata alle dieci di sera a cinque giorni dal raduno mi dicevano che avrebbero puntato sui giovani. Sia chiaro: nessun rancore verso la società, ma questa è la realtà dei fatti. Ho chiuso quel giorno, e da lì nei giorni scorsi in un intervento televisivo su Sky era poi nata la mia battuta che non ero più nelle condizioni di continuare. Nella realtà ho smesso perché così avevo deciso”.