Rewind-Cesena: annata di transizione tra sogno C.Italia e incubo playout!
Annata anonima, annata di transizione quella che è appena terminata per il Cesena. I romagnoli iniziano la propria stagione il 7 agosto. A tenere a battesimo l’annata del Cesena è l’Arezzo che, nel secondo turno eliminatorio di Coppa Italia, viene sconfitto per 2 – 0 e consente al Cesena di passare al terzo turno. La […]
Annata anonima, annata di transizione quella che è appena terminata per il Cesena.
I romagnoli iniziano la propria stagione il 7 agosto. A tenere a battesimo l’annata del Cesena è l’Arezzo che, nel secondo turno eliminatorio di Coppa Italia, viene sconfitto per 2 – 0 e consente al Cesena di passare al terzo turno. La stagione sembra così partire nel migliore dei modi. Il Cesana è considerata una mina vagante. Una buona squadra, pronta per lottare per i playoff ed approfittare dei passi falsi delle grandi favorite alla griglia di partenza come Hellas, Frosinone o Bari.
Sembrano crescere ulteriormente le convinzioni dei romagnoli una settimana dopo, quando con lo stesso risultato (2 a 0), si sbarazzano della Ternana nel terzo turno eliminatorio di coppa Italia. Sembra che mister Drago abbia già trovato la quadratura, il Cesena sembra una squadra compatta che copre bene il campo e consapevole delle proprie possibilità.
Ma con l’inizio del campionato iniziano le difficoltà. il Cesena non riesce ad ingranare. Nelle prime dodici giornate i bianconeri totalizzano solamente 10 punti. Bottino ottentuto con 2 vittorie, 4 pareggi e ben 6 sconfitte. Avvio di campionato che, di certo, non lascia indifferente la società che, il 29 ottobre dopo la sconfitta subita sul campo del Frosinone, decide di cambiare. Drago out, Camplone in. L’esordio dell’ex tecnico del Perugia non è dei migliori, sconfitta a Brescia per 3 a 2 ma, col suo arrivo, il Cesena, comnincia a vincere qualche partita in più. Camplone riesce a sfruttare il fattore campo. Ma all’interno dello spogliatoio non scatta la scintilla decisiva, quella che cambia la stagione. Così il Cesena si trascinerà fino a fine campionato mantenedo posizioni di classifica definibili come la terra di nessuno. A pochi punti dai playoff e a pochi dai playout.
La posizione finale sarà il tredicesimo posto, qualcosa di impensabile per chi, negli ultimi anni, è stata sempre tra le protagoniste per la zona promozione.
Sono state sicuramente maggiori le motivazioni trovate in coppa italia. Dopo la Ternana per i romagnoli si alza il tiro e arrivano avversarie di Serie A. Il Cesena sorprende tutti. Prima elimina l’Empoli vincendo per 2 a 1 al Castellani; poi, agli ottavi, si impone con lo stesso risultato al Mapei Stadium contro il Sassuolo, regalandosi i quarti di finale all’Olimpico contro la Roma. Un Cesena tutto cuore, che fa soffrire i giallorossi fino all’ultimo minuto, non basta. I bianconeri perdono per 2 a 1 e lasciano la competizione. Con onore, molto onore.
L’uscita di scena dalla Coppa Italia, infrange un sogno per i tifosi romagnoli, probabilmente sono finite lì tutte le energie mentali dei giocatori, o forse era troppo tardi per poter rientrare veramente in corsa in campionato. Ma quella sera, probabilmente, la società e Camplone hanno capito che da lì bisognava ripartire. Che i mesi che restavano alla fine della stagione dovevano servire per costruire al meglio la stagione che verrà.