Palermo, la Corte Federale d’Appello era competente ad emettere il secondo grado di giudizio?
RICORSO PALERMO FOGGIA – A seguito della sentenza che ha “salvato” il Palermo, condannando il Foggia alla retrocessione, il noto avvocato giuslavorista foggiano De Michele (esperto anche in diritto sportivo e amministrativo), ha subito sollevato la questione di “illegittimità” in una trasmissione sportiva a TeleFoggia. La questione riguarda un “dettaglio normativo”, nello specifico ai sensi […]
RICORSO PALERMO FOGGIA – A seguito della sentenza che ha “salvato” il Palermo, condannando il Foggia alla retrocessione, il noto avvocato giuslavorista foggiano De Michele (esperto anche in diritto sportivo e amministrativo), ha subito sollevato la questione di “illegittimità” in una trasmissione sportiva a TeleFoggia. La questione riguarda un “dettaglio normativo”, nello specifico ai sensi dell’Art.1 comma 647 della L. 145/2018 sono attribuite solo al TAR del Lazio “le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche delle società o associazioni sportive professionistiche”, specificando che la giustizia sportiva ha facoltà di giudicare comunque in materia attraverso i propri tribunali ma “in un unico grado e le cui statuizioni, impugnabili ai sensi del precedente periodo, siano rese in via definitiva entro il termine perentorio di 30 giorni dalla pubblicazione dell’atto impugnato”. Quindi non solo il secondo grado di giudizio della Corte Federale d’Appello non è ammesso (il CAF avrebbe dovuto spontaneamente dichiararsi incompetente ad emettere tale giudizio), ma se il Palermo non ricorresse entro 30 giorni dalla sentenza del TFN (del 13 maggio scorso), tale sentenza di retrocessione diventerebbe definitiva. Il Foggia non si ferma e continuerà a portare avanti la battaglia legale. Lo riporta miticomagazine.