5 Ottobre 2019

Tanta tensione, possibili ribaltoni in panchina e il ricordo di Sergio Mascheroni: ecco il sabato di B

Questo sabato prima della sosta è stato sicuramente il più movimentato da inizio campionato di Serie B ed il bello potrebbe ancora venire. Il Crotone ha vinto e onorato al meglio la memoria di Sergio Mascheroni, preparatore atletico e uomo amato da tutti. Nel post-partita è stata tanta la commozione, in particolare per Giovanni Stroppa […]

Questo sabato prima della sosta è stato sicuramente il più movimentato da inizio campionato di Serie B ed il bello potrebbe ancora venire.

Il Crotone ha vinto e onorato al meglio la memoria di Sergio Mascheroni, preparatore atletico e uomo amato da tutti. Nel post-partita è stata tanta la commozione, in particolare per Giovanni Stroppa e Raffaele Vrenna che hanno voluto raccontare quanto era apprezzato Sergio nella famiglia rossoblù.

Panchine bollenti dopo qualche passo falso di troppo. A Livorno mister Breda e capitan Luci hanno dovuto fronteggiare la dura contestazione della tifoseria in seguito alla clamorosa rimonta casalinga subita contro il Chievo Verona. A Trapani si fanno addirittura già le dovute valutazioni per il dopo-Baldini. La sconfitta di Castellammare ha rimesso in discussione il tecnico, nonostante i 4 punti nelle ultime due uscite. Il nome caldo è quello di Grassadonia. La classifica decisamente preoccupante dello Spezia sta obbligando i vertici societari a valutare con grande attenzione il futuro del tecnico Vincenzo Italiano e del dg Guido Angelozzi. A riportare la notizia è Alfredopedulla.com, che segnala come candidato alla panchina l’ex CT dell’Italia U21 Luigi Di Biagio. Decisiva per la scelta da compiere sull’allenatore, sarà la posizione della proprietà nei confronti del direttore ex Bari Sassuolo.

Cristian Bucchi non le ha mandate a dire dopo la sconfitta col Pordenone. Ecco le dichiarazioni alla stampa del tecnico dell’Empoli: “Non voglio parlare della direzione della gara, bensì degli episodi che l’hanno segnata. Oggi sono stati tutti a favore loro, sia per meriti del Pordenone che demeriti dei miei ragazzi. L’espulsione è colpa nostra, ma il rigore concesso è stato inventato. Non capisco come abbia fatto l’arbitro a fischiarlo e come gli assistenti non siano intervenuti. Poi anche noi abbiamo ricevuto un calcio di rigore, però non siamo stati bravi a sfruttarlo. Magari sarebbe andata diversamente. Ora dobbiamo leccarci le ferite, non dobbiamo dormire perché io sono avvelenato”.