20 Luglio 2018

Ripescaggio Serie B, anche il Pisa si unisce alla corsa

RIPESCAGGIO PISA – «Il Pisa presenterà la domanda di ripescaggio in serie B». Esordisce così il presidente Corrado. L’esclusione di Cesena e Bari dal campionato cadetto riapre clamorosamente la partita dei ripescaggi, lasciando di fatto due posti liberi tra i cadetti. Le regole per i ripescaggi in vigore nella passata stagione non davano nessuna chance […]

RIPESCAGGIO PISA – «Il Pisa presenterà la domanda di ripescaggio in serie B». Esordisce così il presidente Corrado. L’esclusione di Cesena e Bari dal campionato cadetto riapre clamorosamente la partita dei ripescaggi, lasciando di fatto due posti liberi tra i cadetti. Le regole per i ripescaggi in vigore nella passata stagione non davano nessuna chance ai nerazzurri a causa della penalizzazione ricevuta durante la stagione 2016-2017, ma il ricorso presentato dal Novara ed accolto dal Tribunale federale nazionale cambia completamente lo scenario.

La nuova graduatoria per i ripescaggi in serie B tiene conto di tre elementi: classifica finale dell’ultimo campionato, tradizione sportiva della città, media spettatori nelle ultime cinque stagioni. «Con la sentenza che premia il Novara viene di fatto cancellato il limite che escludeva dalla graduatoria i club con illeciti amministrativi recenti – spiega Corrado al Tirreno -, quindi abbiamo subito incaricato i nostri legali di preparare la documentazione necessaria. È giusto che il Pisa si faccia trovare pronto, è un nostro diritto e un nostro dovere nei confronti della città». 

Esistono speranze concrete? «Difficile dirlo, ma con questa novità tutto torna in gioco e al momento la situazione non è per nulla chiara. Il caos di questi ultimi giorni con i fallimenti di tanti club importanti e i casi di Chievo Verona e Parma ci confermano che le classifiche dei campionati degli ultimi anni sono in parte falsati».

Con i nuovi criteri Novara e Catania sono i club con maggiori chance di ripescaggio, ma il Pisa ci prova. «Le graduatorie vanno riviste perché devono essere premiati quei club che rispettano le regole, che pagano gli stipendi regolarmente e che riescono ad essere virtuosi, come lo siamo noi».

FONTE: Il Tirreno