Avellino, una città intera col fiato sospeso
SENTENZA AVELLINO – Con il fiato sospeso c’è una città intera: Avellino. Sicuramente, da 48 ore a questa parte, c’è più ottimismo grazie al ritorno in campo dell’Avvocato Chiacchio. Storico Avvocato che ha sempre tolto le castagne dal fuoco all’Avellino, basta ricordare il caso Catanzaro-Avellino. In due mesi chiuse i rapporti con Taccone, per il mancato […]
SENTENZA AVELLINO – Con il fiato sospeso c’è una città intera: Avellino. Sicuramente, da 48 ore a questa parte, c’è più ottimismo grazie al ritorno in campo dell’Avvocato Chiacchio. Storico Avvocato che ha sempre tolto le castagne dal fuoco all’Avellino, basta ricordare il caso Catanzaro-Avellino. In due mesi chiuse i rapporti con Taccone, per il mancato riconoscimento economico ed ecco il patatrac della fideiussione. Il risparmio non è mai guadagno. Tuttavia, sabato, Chiacchio per amore dei Lupi ha accettato l’incarico ed è tornato in sella. Ovviamente sa bene che, anche senza soldi, se dovesse vincere questa causa il guadagno sarebbe soprattutto di immagine e riconoscenza di un’intera città a pochi chilometri da casa sua.
Se la Covisoc e la Federazione dovessero seguire l’iter procedurale, l’Avellino sarebbe fuori dalla prossima serie B. Taccone ha presentato tre fideiussioni. Ne sarebbe bastata una ma in regola e nei tempi. Se presenti tre fideiussoni, senza che nessuno te le richieda, significa che sei già nel torto. Oggi l’Avvocato Chiacchio può vincere la partita solo su un tema: rendere valida la prima fideiussione. Per intenderci, quella rumena. Presentata in tempo. Le altre due valgono zero! Perché? Semplicemente perché non sono state consegnate nei termini. La seconda, Finword, non è stata consegnata entro le 19.00 (è arrivata via Pec alle 19.15 ma neanche la fideiussione, un numero di polizza) e la terza di Groupama arrivata dopo due giorni. Inutile fare polemiche, oggi, non serve a nessuno. Come non sono utili dichiarazioni a mezzo stampa o conferenza populistiche. I fatti sono andati così: oggi Taccone deve affidarsi a Chiacchio e sperare di vincere la causa sulla prima fideiussione.
Ci sarebbero due spiragli sui quali fare la battaglia. Una battaglia che sarà lunga e tortuosa. Il rischio di ricorsi è concreto ma l’Avvocato Chiacchio se ha accettato l’incarico sa che quei due cavilli potrebbero essere la fortuna dei Lupi. La strategia è chiara: silenzio stampa assoluto da parte del Presidente, l’Avvocato prepara le carte sul ricorso per la prima fideiussione rumena e basta invocare la seconda e terza fideiussione che oggi sono un boomerang e non un’arma. Il calcio italiano non può cancellare la storia e l’amore di una piazza così calorosa per questioni burocratiche. Hanno consentito, lo scorso anno, l’iscrizione di Cesena, Modena e Vicenza che erano piene di debiti. L’Avellino deve saltare se non può andare avanti a livello economico ma non per un pasticcio procedurale. Certamente grave ma la pena non può essere l’esclusione dal campionato. Il collegio di Garanzia del Coni dia 2-3 punti di penalizzazione da scontare sul prossimo campionato ma cancellare una società così è una pena pari all’ergastolo per essere passati con il rosso e aver fatto il dito medio al vigile. Giusto pagare ma non è giusto morire. Se Chiacchio vincerà anche questa battaglia con la maglia dell’Avellino, alla prima di campionato, farà il giro sotto la Sud con i pugni al cielo. Perché, di questi tempi, vale più un Chiacchio in toga che una coppia d’attacco composta da Juary e Barbadillo.
Dall’editoriale di Michele Criscitiello (Sportitalia).