La Serie B ai tempi del Covid-19: ecco le possibili misure in caso di ritorno in campo
SERIE B COVID 19 – Nelle ultime settimane il tema centrale a livello calcistico è quello relativo alla ripresa dei campionati, in particolare diversi esponenti dei club di Serie B hanno rilasciato numerosi commenti sulle varie ipotesi che si sono fatte per definire una classifica finale. A quanto pare negli ultimi giorni gli esperti stanno […]
SERIE B COVID 19 – Nelle ultime settimane il tema centrale a livello calcistico è quello relativo alla ripresa dei campionati, in particolare diversi esponenti dei club di Serie B hanno rilasciato numerosi commenti sulle varie ipotesi che si sono fatte per definire una classifica finale. A quanto pare negli ultimi giorni gli esperti stanno riponendo molta fiducia sulla ripresa dei campionati, scongiurando dunque possibili annullamenti o cristallizzazioni di classifiche. Nel caso in cui ciò dovesse essere confermato, numerosi ovviamente saranno i cambiamenti e le limitazioni in quanto la possibilità di azzerare il pericolo da contagio a strettissimo giro sono praticamente nulle. Quindi si dovrà fare in modo di riportare in campo lo spettacolo evitando qualsiasi pericolo per calciatori e addetti ai lavori.
La cosa certa è che gli stadi saranno privi di spettatori per i prossimi mesi e, molto probabilmente, anche nell’eventuale prima parte della prossima stagione. All’interno degli impianti sportivi sarà consentita soltanto la presenza di una stretta cerchia di giornalisti, arbitri, calciatori ed i rispettivi addetti ai lavori delle squadre. In Serie B era stato previsto inoltre l’uso del Var nei playoff e playout, però molto probabilmente non ci sarà l’ausilio della tecnologia in queste gare per evitare possibili contagi per direttori di gara rinchiusi in una stanza dinanzi ai monitor. Infatti in Serie A, sempre se si deciderà di tornare in campo, la probabilità di ritrovare questo strumento nella fase finale del campionato è piuttosto bassa.
Per tutelare la salute di tutti sarà necessario l’utilizzo di mascherine per i presenti nello stadio, eccezion fatta per chi sarà nel rettangolo di gioco. Ad esempio invece i calciatori in panchina dovranno utilizzarle.
Capitolo sostituzioni: i tantissimi impegni ravvicinati, per esigenze di calendario, rischiano di mettere a dura prova la muscolatura dei calciatori. Per questo motivo è al vaglio l’ipotesi di aumentare le sostituzioni da 3 a 5 nell’arco dei 90 minuti di gioco.
Riguardo le interviste ad allenatori e tesserati dei vari club nel pre e post partita non sono arrivate ancora eventuali indicazioni. Al contempo sicuramente le misure saranno piuttosto restrittive, un po’ come accadeva prima dello stop. Difficilmente vedremo conferenze stampa ed interviste a tu per tu con le varie emittenti e testate. Probabilmente le dichiarazioni dei vari protagonisti verranno diffuse col filtro degli uffici stampa dei club.
Servirà inoltre un controllo costante: ambienti sanificati, maxi-ritiri in fase di preparazione pre-gara coinvolgendo tutte le persone che lavorano attorno al club e screening da effettuare 72-96 ore prima del ritiro.
Scena curiosa che potrebbe essere riproposta prima del fischio d’inizio della partita è salutare arbitri e calciatori avversari col gomito invece della consuete stretta di mano.
Infine, prendendo spunto dalle parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina (leggi qui l’intervista), il campionato potrebbe concludersi disputando le gare soltanto in aree in cui il Covid-19 non ha fatto grandi danni. Dunque potrebbe essere concreta l’ipotesi di non vedere gare in impianti sportivi del nord, ovvero l’area più colpita da questa epidemia.