8 Ottobre 2018

7° turno: Top&Flop di Serie B

SERIE B TOP FLOP – Anche questa settimana di Serie B si è rivelata ricca di sorprese e spettacolo. Tante le partite ben giocate, tanti i colpi di scena, innumerevoli le candidature per la nostra consueta rubrica settimanale. Andiamo dunque a vedere, dunque, quali son.o le squadre che si sono aggiudicate la palma di top e quali quelle […]

SERIE B TOP FLOP – Anche questa settimana di Serie B si è rivelata ricca di sorprese e spettacolo. Tante le partite ben giocate, tanti i colpi di scena, innumerevoli le candidature per la nostra consueta rubrica settimanale. Andiamo dunque a vedere, dunque, quali son.o le squadre che si sono aggiudicate la palma di top e quali quelle che dovranno trascorrere la sosta dietro la lavagna.

TOP

PESCARA Alzi la mano chi ai nastri di partenza del campionato avrebbe immaginato che dopo sette giornate i ragazzi di Bepi Pillon avrebbero comandato la classifica. I risultati del Delfino ormai non sono più attribuibili al caso. Dalla cintola in su di talento ce n’è in abbondanza: oltre alla conferma di Brugman, anche Machin Mancuso si stanno esprimendo al meglio, grazie a una rinnovata dimensione tattica. Ciò che più stupisce, però, è l’equilibrio in fase di non possesso che il mister ha saputo dare alla squadra. Concedere poco e nulla al Benevento è una dimostrazione di solidità che valica le più liete aspettative.

SPEZIA Dopo aver impressionato finora per il rendimento casalingo, la formazione di Pasquale Marino centra il primo successo esterno della stagione. La varietà di soluzioni offensive rendono gli Aquilotti un organico complesso da affrontare per qualsiasi avversario. Nonostante l’assenza di Pierini, la rapidità del tridente Bidaoui-Okereke-Gyasi si sta rivelando un fattore micidiale. Il fosforo e la precisione nei assaggi di Bartolomei e l’abilità negli inserimenti di Crimi completano il quadro di un gruppo che ha tutta l’intenzione di stupire.

LECCE Fino a questo momento la compagine salentina aveva ottenuto buoni risultati, ma solo con l’autorevolissima imposizione al “Bentegodi” di Verona dello scorso venerdì ha dato saggio delle proprie reali ambizioni. Liverani ha il completo controllo della rosa e sa come plasmarla a seconda delle diverse occasioni. Promosso il modulo col doppio centravanti, devastante Mancosu (già 4 le reti stagionali) tra le linee. L’esperienza di Bovo ha dato alla difesa la sicurezza che nelle prime uscite mancava. Il Lecce non è una favola, ma una splendida realtà della cadetteria.

FLOP

LIVORNO Ultimo posto in classifica, terza sconfitta in tre partite casalinghe: quella dei labronici è crisi nera. Le mosse di mercato estive non sembrano risultare sufficienti a disputare un campionato di all’altezza del blasone del club. Dietro si pecca di inesperienza, in mediana c’è poca inventiva e gli attaccanti non brillano per condizione e killer instinct. L’unica certezza è la classe cristallina di Diamanti, che però non ha l’età per giocare ogni match. Al netto del futuro di Lucarelli, a gennaio serviranno rinforzi di peso per centrare la salvezza.

VERONA Proprio quando dava l’idea di aver trovato convinzione nei propri mezzi e trame di gioco, la creatura di Grosso si è smarrita. Sfilacciata, stanca e confusa, la squadra scaligera ha prestato il fianco al brio del Lecce senza mai riuscire ad organizzare una reazione. Le scelte del tecnico, che già a Bari si era fatto notare per i frequenti cambi di formazione, sembrano minare l’identità di un gruppo che ha i mezzi per conquistare la promozione.

BENEVENTO Un altro mister che forse sta pagando i continui cambi nell’undici iniziale è Cristian Bucchi. La Strega, che al pari dell’Hellas godeva dei favori di bookmakers, si sta complicando la vita spesso e volentieri. Contro il Pescara la sensazione che gli ospiti non disponessero di armi per ribaltare la situazione è stata un’imprevista costante. Per rimediare alle due sconfitte consecutive sarà necessario ricompattare i calciatori, la cui qualità è fuori discussione per la categoria.