7 Ottobre 2019

ESCLUSIVA PSB – Soncin: “L’Ascoli può fare benissimo, ma le squadre obbligate a vincere sono altre. Sul Venezia…”

SONCIN ASCOLI ESCLUSIVA PSB – Sfruttando il periodo di maggior calma garantito dalla sosta, la nostra Redazione ha voluto tracciare con Andrea Soncin un bilancio di questa prima porzione di campionato disputato da Ascoli e Venezia. Il mai dimenticato bomber del Picchio, oggi allenatore dell’Under 17 dei lagunari, si è lasciato andare anche a considerazioni più trasversali circa l’intero campionato cadetto. Ciao Andrea, stiamo […]

SONCIN ASCOLI ESCLUSIVA PSB – Sfruttando il periodo di maggior calma garantito dalla sosta, la nostra Redazione ha voluto tracciare con Andrea Soncin un bilancio di questa prima porzione di campionato disputato da Ascoli Venezia. Il mai dimenticato bomber del Picchio, oggi allenatore dell’Under 17 dei lagunari, si è lasciato andare anche a considerazioni più trasversali circa l’intero campionato cadetto.

Ciao Andrea, stiamo assistendo a uno dei campionati di Serie B più equilibrati degli ultimi anni. Pensi che l’attuale livellamento sia verso l’alto? Quali cause lo determinano?

“I valori si stanno già delineando, diverse squadre soprattutto ai piani alti stanno venendo fuori. Il livellamento verso l’alto dipende soprattutto dagli investimenti più onerosi rispetto agli anni passati compiuti da molte società. Molte rose hanno un tasso tecnico notevole: tutte le posizioni ambite della classifica vedranno una bagarre serrata tra diverse squadre.”

L’Ascoli è partito fortissimo, proponendo un calcio divertente ed efficace. Nelle ultime due gare, però, la regressione è stata piuttosto marcata. Cosa ne pensi?

“Dall’esterno è sempre difficile dare un giudizio, ma dico che ci vuole equilibrio nel bene e nel male: in Serie B viene premiata sempre la costanza. Pur essendo giovane, Paolo Zanetti saprà sicuramente gestire il momento: due battute d’arresto possono starci, bisogna capire e intervenire sulle problematiche ma ci sono tutti i presupposti per fare bene. La piazza deve restare calma e capire quanto lunga sia la stagione.”

Quali sono le principali chiavi di cui mister Zanetti dispone per scuotere la squadra in queste due settimane di lavoro? Ti aspetti qualche variazione significativa?

“Di sicuro l’Ascoli ha mostrato di soffrire le squadre che interpretano la gara in maniera conservativa. Ai ragazzi è mancato qualcosa in fase di circolazione palla e credo abbia inciso anche la scarsa vena di Ninkovic. Ora, però, è prestissimo e le cose positive mostrate fin qui sono tantissime. Serve intelligenza per superare il primo momento delicato, che delicato però nella realtà dei fatti non è. Non bisogna farsi coinvolgere dai malumori provenienti da chi magari ha poco chiare le dinamiche del campionato cadetto. La rosa è importante: ci sono profili di categoria e giovani di grandi prospettiva. Possono fare un percorso importante, ma non devono sentire l’obbligo di fare risultato e vincere: la pressione devono avercela sulle spalle i club che hanno sostenuto spese importanti e lanciato proclami di promozione diretta.”

Il Venezia ha iniziato un processo di rinnovamento molto interessante. Dopo due anni in cadetteria vissuti giocando un calcio accorto e puntando prevalentemente sull’agonismo, ora il nuovo tecnico Dionisi sta aiutando il gruppo a proporre un gioco più propositivo. Come giudichi questa transizione?

“Ho seguito Dionisi anche lo scorso anno all’Imolese: è un ragazzo preparato, con un’idea di calcio bella, divertente e propositiva. Il gruppo che è stato costruito è solido e compatto, la società ha deciso di puntare su diversi ragazzi provenienti dalla Serie C. La mancanza di esperienza, tuttavia, la stanno compensando con la motivazione. Forse sin qui si è raccolto anche meno di quanto prodotto, ma le basi che si stanno gettando sono incoraggianti per il futuro.”

La scelta di puntare su profili giovanissimi e provenienti dalla Serie C per la panchina accomuna marchigiani e lagunari. Che idea ti sei fatto di questi ragazzi giunti prestissimo a incarichi di prestigio, che però hanno gavetta alle spalle?

“Penso che la gavetta sia importante, se non indispensabile. Il calcio è in continua evoluzione ed entrambi hanno grande voglia di conoscere e aggiornarsi. La loro affermazione dimostra che nelle serie inferiori ci sono allenatori di livello, le società devono essere capaci a individuarli. Vanno dunque elogiati non soltanto loro, ma anche i club che hanno saputo scegliere in maniera affatto approssimativa: spesso si punta su profili che non si conoscono realmente, in questo caso le decisioni sono state prese con totale consapevolezza.”

Chiudiamo così come abbiamo aperto, con una domanda di ampio respiro. Quali sono i calciatori che ti stanno impressionando di più? Ritieni che ce ne siano altri pronti a mettersi in mostra nel prosieguo della stagione?

“Per Iemmello non era facile affermarsi come bomber sovrano del torneo dopo una stagione ricca di vicissitudini come quella di Foggia. Sono stupito, inoltre, dall’affermazione di un calciatore poco conosciuto nel grande calcio come Marconi, che meritava questa chance dopo aver fatto benissimo in Serie C e lo sta dimostrando. Un altro ragazzo che sta sorprendendo è Da Cruz, che ad Ascoli può consacrarsi. Mi permetto poi di citare due ragazzi del Venezia come Fiordaliso Maleh, che stanno rendendo al di sopra delle aspettative e sono convinto possano ancora crescere.”

 

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