Spal, ecco Pomini e Melchiorri: tanta esperienza e voglia di lavorare
SPAL POMINI MELCHIORRI – Giornata di presentazioni anche in casa Spal dove sono arrivate le conferenze stampa ufficiali dei due nuovi acquisti Pomini e Melchiorri: “Melchiorri porta con sé un importante tasso tecnico insieme all’esperienza necessaria in un campionato ostico come la Serie B” – si legge su estense.com – “e sono convinto che lotterà […]
SPAL POMINI MELCHIORRI – Giornata di presentazioni anche in casa Spal dove sono arrivate le conferenze stampa ufficiali dei due nuovi acquisti Pomini e Melchiorri: “Melchiorri porta con sé un importante tasso tecnico insieme all’esperienza necessaria in un campionato ostico come la Serie B” – si legge su estense.com – “e sono convinto che lotterà per ritagliarsi un importante spazio nelle gerarchie della squadra. Stessa storia per Pomini, arrivato dopo la partenza di Meneghetti. Conosce la categoria e sono sicuro che trasmetterà la giusta motivazione ai ragazzi” ha detto il ds Zamuner. “Melchiorri è arrivato sul gong e sono felice di averlo in un reparto giovane come l’attacco, dov’era più che necessaria un’iniezione d’esperienza. Penso lo stesso per Alberto”.
Spazio poi alle new-entry a partire da Melchiorri: “Essere qui alla Spal è un grande traguardo, oltre che una grandissima opportunità. Cercherò di portare tutto quello che ho imparato nella mia carriera e di dare il massimo per ripagare la tanta fiducia che mi è stata data da mister e società tutta. Voglio dimostrare di essere ancora protagonista in Serie B, un campionato che tutti sappiamo essere difficile. Obiettivo? Salvezza per poi iniziare a pensare di toglierci delle soddisfazioni. Ho fatto tutti i ruoli dell’attacco, ma posso dare di più se impiegato come punta centrale. Quota gol? Non l’ho mai fissata e continuerò a non farlo, è più importante giocare bene e dare una mano alla squadra per conquistare la vittoria”.
“Quando a 40 anni ti arriva una chiamata dalla Spal, ti rende orgoglioso e non puoi non accettarla” – ha detto Pomini visibilmente emozionante . “Sono qui per dare una mano e per cercare di dire la mia. A Venezia non ho subito avuto le risposte che cercavo per poi crearmi una situazione che mi facesse tornare la voglia di giocare. Nutro l’entusiasmo di un ragazzino di vent’anni, motivo che mi spinge ad all allenarmi cercando di stare al passo con i miei colleghi. Mi sono da subito inserito bene nello spogliatoio, dove ho trovato dei ragazzi umili che pedalano tutti i giorni. Quest’anno giochiamo un bel campionato, di altissimo livello e con tantissima qualità. Conoscevo già mister Scalabrelli e sapevo che con lui si lavora bene, così come con Seculin e Demba, che secondo me ha ampi margini di miglioramento. Lo aiuterò anche io, come uno zio. Il numero 1 sulla maglia? L’ho avuta solo a Sassuolo, è un numero importante che bisogna guadagnarsi. C’era il 12 libero, ma l’ho sempre odiato e così ho fatto questa scelta”.