Spezia, Di Carlo: “Abbiamo concesso troppo all’Avellino”
Mimmo Di Carlo, tecnico dello Spezia, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la partita contro l’Avellino. Ecco quanto riportato dal sito ufficiale dei bianconeri: “Non siamo stati bravi a tenere i ritmi alti e con i ritmi bassi abbiamo concesso all’Avellino di venire fuori con il passare dei minuti e di portare a casa i tre […]
Mimmo Di Carlo, tecnico dello Spezia, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la partita contro l’Avellino. Ecco quanto riportato dal sito ufficiale dei bianconeri:
“Non siamo stati bravi a tenere i ritmi alti e con i ritmi bassi abbiamo concesso all’Avellino di venire fuori con il passare dei minuti e di portare a casa i tre punti; dobbiamo fare meglio, oggi anche per merito dei nostri avversari non siamo riusciti ad esprimere le nostre qualità e quando si concedono così tanti corner, qualche volta un errore può capitare ed oggi ha deciso l’incontro.
Nel primo tempo avremmo dovuto essere più incisivi, far girare di più la palla ed innescare le ali, ma in generale oggi abbiamo messo del nostro per non vincere la partita, mentre al contrario l’Avellino ha lottato fino alla fine, facendo qualcosa in più di noi; non esistono gare scontate in questo campionato, le squadra nelle difficoltà trovano la forza per risollevarsi e noi sappiamo che se vogliamo tornare a cogliere i tre punti dobbiamo giocare meglio e fare prestazioni di livello più alto.
Per un allenatore è importante vedere una squadra che lotta, che gioca in velocità, che crea, ma oggi lo Spezia ha fatto molto meno di quello che è nelle sue corde ed il sintetico non può essere un alibi, anche se sicuramente il terreno del “Partenio-Lombardi” non ci ha agevolato nel provare a giocare velocemente la sfera.
Oggi tutta la squadra ha giocato sottotono e noi per vincere le partite dobbiamo essere autori di ottime prestazioni e bravi a mantenere concentrazione e intensità per tutta la durata dell’incontro.
Ripartiamo subito e non perdiamo la fiducia nei nostri mezzi, la strada è lunga e dobbiamo rimanere uniti”.