3 Settembre 2017

Spezia, il peggior inizio dal ritorno alla serie B

SPEZIA–CARPI 0-1 Marcatori: 19’pt Mbakogu PRIMO TEMPO Nomi e facce nuove, andature da abituarsi. Se il Ds Andrissi ha portato a casa scommesse o preso promesse sarà un terreno di gioco e una palla che rotola a diagnosticarlo. E’ stata probabilmente un’estate meno contraddittoria di tante altre (ma la più complicata negli effetti), la tifoseria […]

SPEZIACARPI 0-1
Marcatori: 19’pt Mbakogu

PRIMO TEMPO
Nomi e facce nuove, andature da abituarsi. Se il Ds Andrissi ha portato a casa scommesse o preso promesse sarà un terreno di gioco e una palla che rotola a diagnosticarlo. E’ stata probabilmente un’estate meno contraddittoria di tante altre (ma la più complicata negli effetti), la tifoseria ha guardato alle operazioni in un misto di scetticismo e curiosità, almeno fino alle ultime 48 ore. Le cessioni di Sciaudone e Piccolo all’ultimo minuto hanno rabbuiato gli spiriti e non sono mancate le critiche al club da parte di una fetta di tifoseria che tuttavia non poteva e non può fare altro, come noi tutti, che venire allo stadio e guardarsi i primi vagiti di questa nuova squadra.

Lo Spezia gioca, il Carpi segna. Di Gennaro non impeccabile.
Il Carpi ha velocità ed imprevedibilità nei suoi uomini di attacco ma dopo 5′ di ambientamento Juande e il neo-arrivato Pessina prendono in mano la squadra e iniziano a farla girare. Sugli esterni le coppie De Col-Vignali da una parte e Lopez-Acampora dall’altra cercano la profondità e al 9′ su un attacco insistito la botta di Vignali dai venticinque metri sorvola non di chissà quanto la trasversale. Biancorossi sornioni, lasciano il palleggio alla squadra di casa e al 19′ passano: punizione-cross calciata alla sinistra di Di Gennaro, non sembra irresistibile, ma il portiere dell’Inter la vede all’ultimo e respinge corto, proprio sui piedi di Mbakogu che con il piatto, non perdona.

Spezia, una grinta senza costrutto.
Il Carpi è modesto ma ha un’altra marcia. Sul risultato favorevole poi si gioca anche meglio. I limiti dello Spezia sono nelle idee, non nella cattiveria agonistica, nella collettività e non nell’impegno di ogni singolo: Forte e Lopez ci mettono personalità, Acampora è fuori partita, gli attaccanti lottano ma sembrano davvero troppo uguali, nelle zolle occupate e nelle caratteristiche. Per lunghi minuti il Carpi imbriglia la manovra e trova spazi. Poi al 41′ il Picco si inviperisce su un’evidente trattenuta del già ammonito Saber Hraiec ai danni di Forte: Baroni fischia il fallo ma grazia incredibilmente il centrocampista ospite, che avrebbe dovuto essere nuovamente punito e mandato sotto la doccia. Il primo tempo si chiude con un funambolico contropiede del Carpi che Manconi chiude male, scegliendo un’improbabile conclusione a girare che esce due metri alla sinistra di Di Gennaro. Spezia viaggia bendato, il Carpi è più squadra e in campo ci sa stare decisamente meglio.

SECONDO TEMPO.
La voglia di Forte è tanta, almeno quanto sono attenti i difensori del Carpi a non farlo girare facilmente sul classico movimento di un attaccante con le spalle alla porta. Juande prova a mettere ordine, Pessina ed Acampora non lo assecondando, fossilizzandosi su un possesso di palla continuato, a tratti stucchevole, certamente non funzionale ad una squadra che mai ha saputo cambiare passo. Il momento per saltare in aria in realtà arriverebbe anche presto: al 6′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo ben calciato da Juande, Granoche spunta sul secondo palo e inzucca alla sua maniera ma Colombi a mano aperta salva la porta ospite. Carpi anche fortunato al 14′ quando Lopez calibra un piatto diretto sul secondo palo che incoccia sul corpo di Sabbione e finisce esattamente fra le braccia di Colombi. Dopo un’ora Juande out, tocca a Giorgi: ci va Pessina a centro-mediana.

Miracoli al “Picco”: quelli di Colombi. La bestia nera colpisce ancora.
La carta Marilungo per un Acampora involuto, troppo negativo per essere vero. In altre parole, Gallo passa al tridente. L’ex sampdoriano patisce un pestone appena entrato, il Carpi opera sostituzioni che rispondono a quelle di Gallo: un nuovo equilibrio più favorevole ai rossi. Dentro anche Okereke per un Forte che ha veramente dato tutto; il calcio è strano perché il nigeriano, quasi inconsapevolmente, si trova immediatamente sul tap-in dopo la gran parata di Colombi su diagonale di Granoche. Per quanto visto, pur in un contesto tendente alla mediocrità generale, lo Spezia non meriterebbe affatto di uscire dal campo sconfitto, soprattutto dopo le due grandissime parate del portiere prima su Okereke, scattato sul filo del fuorigioco, poi sul tentativo ravvicinato di Granoche.

Finale senza risparmio.
Generosissimo Spezia, nei giovani e nei senatori. Tanta è l’energia con cui Terzi e compagni non mollano fino all’ultimo: Colombi in due tempi sul mancino difficile di Okereke, prima dei 5′ di recupero che il Carpi controlla agevolmente contro uno Spezia spompato, sfiduciato, sfortunato. Di Gennaro evita il raddoppio di Mbagoku, ma i bianchi rimediano la seconda sconfitta consecutiva. Zero punti nelle prime due giornate, ci sono problemi, come temuto. Per stasera ancora applausi ma l’ultimo posto non può che allarmare.

SPEZIA (3-5-2)
Di Gennaro; De Col, Terzi, Giani; Vignali, Pessina, Juande (15’st Giorgi), Acampora (26’st Marilungo), Lopez; Granoche, Forte (34’st Okereke). A disp. Bassi, Capelli, Ceccaroni, Bolzoni, Soleri, Augello, Corbo, Maggiore, Mastinu. All. Fabio Gallo

CARPI (3-5-2)
Colombi; Poli, Sabbione, Ligi; Jelenic, Verna (43’st Brosco), Saber Hraiec (10’st Mbaye), Saric, Bittante, Mbakogu, Manconi (24’st Yamga). A disp. Serraiocco, Vitturini, Capela, Romano, Giorico, Malcore, Carletti, Pasciuti, Pachonik. All. Antonio Calabro

Fonte: cittadellaspezia.com