Livorno, Spinelli: “Su cosa dovrebbe indagare la Procura? Solo speculazioni. Il club resta in vendita”
SPINELLI LIVORNO PROCURA – Il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha commentato al Corriere dello Sport la notizia dell’apertura di un procedimento della Procura Federale in seguito alla scelta di non prorogare il contratto di 10 calciatori fino a fine agosto. “Procura? Non sono stato interpellato da nessuno e nulla o da dire: i giocatori che hanno salutato erano stati […]
SPINELLI LIVORNO PROCURA – Il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha commentato al Corriere dello Sport la notizia dell’apertura di un procedimento della Procura Federale in seguito alla scelta di non prorogare il contratto di 10 calciatori fino a fine agosto.
“Procura? Non sono stato interpellato da nessuno e nulla o da dire: i giocatori che hanno salutato erano stati impiegati poco e non sarebbero comunque scesi in campo nel finale di stagione. Non capisco come e perché dovrebbe intervenire, c’è chi vuole speculare su questa situazione. Non posso sostenere ulteriori spese, a Marras avevamo offerto un lauto ingaggio che ha rifiutato perché non vuole scendere di categoria: dovrebbe essersi accordato con un club di Serie B. Per Plizzari e Awua l’intesa c’è stata, abbiamo 23 calciatori più alcuni giovani da lanciare e quindi problemi non ne vedo. Il Monza ci ha offerto 1 milione e 2 per Marsura, ma per ora rifiutiamo per tenerlo concentrato sulle 7 partite finali. Anche Bogdan ha estimatori. Filippini è sotto esame, se lo supererà resterà anche il prossimo anno per guidare un progetto incentrato sui giovani. Ripeto che la società rimane in vendita, è un punto da mettere in evidenza. Noi come famiglia siamo intenzionati a chiudere con questo campionato, spero che il Sindaco mi presenti acquirenti interessati a rilevare la società. Se non accadrà, nomineremo assieme un Amministratore Delegato. Non potevamo far finte di nulla dopo il KO col Venezia, per noi era una finale in cui mettere il cuore e invece siamo stati sempre in balia degli avversari. Lo avevo detto che fino al 30 giugno tutti eravamo sotto esame.”