Sportitalia – Ipotesi cambio del format dei campionati: Serie B con due gironi
FORMAT CALCIO ITALIANO MODIFICA – Importanti aggiornamenti forniti da Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia: “Il calcio italiano studia importanti mosse per ripartire e quanto diremo a breve è già al vaglio di dirigenti, avvocati e probabilmente finirà presto al tavolo di Governo e FIGC. La prima certezza potrebbe essere lo slittamento delle prossime stagioni di […]
FORMAT CALCIO ITALIANO MODIFICA – Importanti aggiornamenti forniti da Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia: “Il calcio italiano studia importanti mosse per ripartire e quanto diremo a breve è già al vaglio di dirigenti, avvocati e probabilmente finirà presto al tavolo di Governo e FIGC. La prima certezza potrebbe essere lo slittamento delle prossime stagioni di C e D, l’ipotesi più percorribile ad oggi è che si parta a metà settembre. I club professionistici potrebbero passare da 100 a 60, parliamo di un piano di esecuzione per dare sostenibilità al calcio italiano, ovviamente non possiamo parlare di cose fatte, siamo nel novero delle proposte.
L’obiettivo è passare a 60 professionistiche per avere le agevolazioni fiscali, dato che le società che in C non riescono a sostenere i costi, dunque sarà creata una terza serie con tutte le agevolazioni fiscali. Cambierebbe molto. La Serie A non ha nulla a che fare con questa rivoluzione, resterà a 20. La Serie B avrebbe molti più soldi, perché oltre la propria mutualità avrebbe anche quella della Serie C. La composizione porterebbe la B ad avere due Gironi da 20, il primo composto dalle società attualmente in cadetteria, e sarà un girone mix, mentre altri 20 posti sarebbero per le compagini che arriverebbero dalla Serie C, come Monza, Reggina, Vicenza, Bari e Carpi e altre. La B prenderebbe dunque anche la mutualità della C, questo vorrebbe dire più soldi anche ai club cadetti. Si aspetta il parere di Balata. Non ci sarebbe più la Serie C, la terza serie sarebbe rappresentata dalla Serie D, che potrebbe cambiate nome, con 3 gironi da 20. Quaranta società passerebbero dalla C alla D e avrebbero il grandissimo vantaggio economico di non pagare stipendi ma rimborsi, con obbligo di controllo ogni due mesi. Le altre sarebbero le nove promosse, le nove seconde e poi altre due da dover decidere per arrivare a venti. Una società militante in questa categoria non potrà essere a scopo di lucro, ci saranno agevolazioni fiscali molto importanti. Dalla B alla D vi saranno tre retrocessioni per girone, mentre le prime dalla D saliranno in B con i playoff, dove andrà una squadra per Girone“.