ESCLUSIVA PSB – Stellone: “Frosinone-Palermo? Che amarezza quel rigore non concesso nel 2018, inconcepibile. Reggina dietro solo al Genoa per la A”
STELLONE FROSINONE PALERMO SERIE B – Il programma della prossima giornata di Serie B propone l’interessante sfida fra Frosinone e Palermo, club che tornano ad affrontarsi a distanza di quattro anni dalla discussa finale play-off che sancì la promozione dei ciociari in Serie A innescando contemporaneamente la parabola discendente della vecchia società rosanero, poi esclusa […]
STELLONE FROSINONE PALERMO SERIE B – Il programma della prossima giornata di Serie B propone l’interessante sfida fra Frosinone e Palermo, club che tornano ad affrontarsi a distanza di quattro anni dalla discussa finale play-off che sancì la promozione dei ciociari in Serie A innescando contemporaneamente la parabola discendente della vecchia società rosanero, poi esclusa dal campionato cadetto nell’estate 2019. Diversi gli episodi che caratterizzarono quella serata, ormai entrata di diritto tra gli avvenimenti sportivi italiani più dibattuti negli ultimi anni: dalle polemiche rosanero sulle decisioni dell’arbitro La Penna fino ai palloni gettati in campo da alcuni tesserati del club ciociaro. La nostra redazione ha deciso di intervistare in esclusiva l’allenatore Roberto Stellone, doppio ex che all’epoca guidava i siciliani dopo aver ben figurato in Ciociaria pochi anni prima. Il tecnico romano si è soffermato anche sull’avvio di stagione di Reggina e Bari, oltre che sulla lotta promozione. Ecco l’intervista completa:
Salve Mister Stellone, la prossima giornata di Serie B vedrà il match fra Frosinone e Palermo. Due squadre che hanno segnato la sua carriera da allenatore e che tornano a sfidarsi a quattro anni di distanza da quella famosa finale play-off. Quali sono le sue sensazioni e per chi farà il tifo da doppio ex?
“Come detto, è la prima volta che i due club tornano a sfidarsi dopo quella finale dello “Stirpe”. Sicuramente sarà una partita bella e aperta. Il Frosinone vorrà fare punti per riscattare il passo falso di Cittadella, dal Palermo mi aspetto che trovi la continuità dopo il successo di prestigio contro il Genoa. Si affrontano due squadre importanti e forti che hanno deciso di apportare dei cambiamenti alle proprie filosofie di gestione. Seguirò la gara da spettatore neutrale: a Frosinone ho terminato la mia carriera da calciatore e iniziato quella da allenatore, è una società sana in cui sono cresciuto prima di tutto come uomo. Inoltre, lì è nato mio figlio e quindi sono molto legato alla città. A Palermo, invece, ho passato un anno e mezzo ricco di soddisfazioni ed emozioni dove, a parte la grandissima delusione, fummo capaci di dare vita ad una cavalcata importante. Nella stagione successiva fui esonerato dopo il pareggio interno col Padova e in seguito la società fallì, adesso finalmente si è concretizzato il ritorno nel calcio che conta. Anche se la piazza meriterebbe la Serie A“.
Innumerevoli polemiche succedettero a quella discussa finale play-off del 16 giugno 2018, dalle proteste rosanero nei confronti della direzione di gara affidata a La Penna ai palloni gettati in campo da alcuni tesserati del club ciociaro. Qual è il suo ricordo più amaro e cosa provò in quegli istanti?
“Per me ovviamente si trattò di una grandissima delusione sportiva. All’andata riuscimmo a vincere 2-1, ritrovandoci così di fronte ad un match di ritorno fondamentale e decisivo per decretare l’ultima promozione in Serie A. Ne uscì una sfida maschia, combattuta e non bella sotto l’aspetto del gioco. Loro andarono in vantaggio con Maiello, mentre noi non riuscimmo a fare una grande prestazione anche per merito degli avversari. Ricordo le tante polemiche: il momento che mi diede più fastidio fu sicuramente quel rigore assegnato e poi tolto dopo due-tre minuti per un fallo su Coronado. Inconcepibile, mai accaduta una cosa del genere. Ci fu tanta amarezza perché quell’episodio poteva cambiare le sorti di quella serata. Adesso comprendo che la partita sia un po’ sentita, ma sono passati tanti anni ed è cambiato tutto. Sarà una partita che vale tre punti, non si deve andare al di là del suo valore concreto“.
Dopo un periodo di assestamento, il Palermo è riuscito a definire il proprio organico con acquisti di spessore. Ritiene che, come annunciato dalla nuova proprietà, ci si debba aspettare un campionato di transazione oppure che ci siano i margini per ambire a qualcosa di più?
“Io credo che ci siano tutti i presupposti per ottenere qualcosa di più. I rosanero, seppure neopromossi, hanno avuto il coraggio di cambiare nonostante la fretta e il poco tempo a disposizione. Chiaramente ci sono tanti avversari accreditati e l’unico punto a sfavore è il ritardo dovuto alla rivoluzione societaria. Tuttavia, sono arrivati dei calciatori molto importanti per la categoria e credo che la squadra possa recitare un ruolo significativo nella lotta play-off, grazie anche alla presenza in panchina di un ottimo allenatore come Eugenio Corini“.
Anche il Frosinone ha operato con oculatezza sul mercato, costruendo un reparto offensivo rappresentativo dello spirito della Serie B con giovani calciatori italiani dal futuro possibilmente radioso come Caso, Mulattieri e Moro. In questo caso la domanda è secca: si tratta di una squadra rivelazione o di una protagonista accreditata?
“Anche quest’anno il presidente Stirpe e il direttore Angelozzi sono riusciti a costruire una rosa di elevata qualità, confermando il Frosinone nelle vesti di società modello della Serie B. Negli ultimi mesi si è verificato un grande cambiamento che ha visto come unico punto fermo la conferma di un bravissimo tecnico come Fabio Grosso. Sul mercato si sono mossi in largo anticipo con degli acquisti che gli hanno permesso di costruire due formazioni tipo. Allo stato attuale, credo che abbiano tutte le carte in regola per fare meglio della passata stagione dove, nonostante delle ottime prestazioni, non sono riusciti a centrare i play-off. Dal mio punto di vista, il Frosinone è sicuramente una delle squadre che può ambire alla promozione diretta“.
La promozione diretta è un discorso che può essere esteso anche alla sua ex Reggina, avvalorato dalla prima posizione e dai recenti ottimi risultati?
“Sicuramente, metterei gli amaranto soltanto dietro al Genoa nella corsa alla Serie A. La società si è mossa benissimo sul mercato ingaggiando dei calciatori validissimi. Anche loro, come il Palermo, sono partiti un po’ in ritardo ma hanno acquisito condizione e certezze grazie ai risultati che stanno ottenendo in questo avvio di stagione”.
Un’altra neopromossa che sta ben figurando è il Bari che, però, ha mostrato grande personalità in trasferta e qualche incertezza tra le mura amiche dove è riuscita comunque a conservare l’imbattibilità. Crede che la squadra di Mignani debba migliorare la gestione della pressione che uno stadio come il San Nicola può trasmettere?
“Può capitare che ci siano squadre che rendano meglio fuori casa, ma quello del San Nicola pieno è sicuramente un grande vantaggio per la squadra. Lo score interno può essere ulteriormente migliorato nelle prossime gare. E’ una squadra che vive sull’onda dell’entusiasmo della promozione, non hanno mai perso e hanno a disposizione una rosa importante. Giocano bene mostrando grande compattezza e sono sicuro che possano dire la loro in questo campionato”.
Tra le big sorride soltanto il Cagliari, col Parma che fatica a trovare continuità di risultati e il Genoa alle prese col primo ko stagionale. La promozione è ancora un affare riconducibile a queste formazioni o si aspetta delle sorprese?
“Ogni anno ci sono delle squadre individuate come fortemente candidate alla promozione per via delle rose costruite, ma il calcio non è una scienza esatta. Ci sono formazioni che magari si muovono meno sul mercato riuscendo a fare bene lo stesso. Qualcosa di simile mi è accaduto con la vittoria del campionato a Frosinone: ad inizio stagione avevamo la più bassa percentuale di possibilità di centrare la promozione nella massima serie, in seguito le cose si sono sviluppate diversamente. E’ necessario osservare come si evolve il comportamento delle diverse squadre all’opera perché potrebbero innescarsi delle situazioni in grado di cambiare le sorti della stagione, tra cui affrontare un determinato avversario in un certo momento della stagione. Allo stato attuale, se dovessi fare una griglia metterei Genoa o Cagliari con la Reggina dietro. Il Parma reciterà sicuramente un ruolo da protagonista, anche se finora ha collezionato sei punti e deve superare questo momento. Vedo anche il Frosinone e il Palermo in una ipotetica lotta per la promozione diretta, anche se i rosanero sono partiti un po’ in ritardo. Per quanto riguarda il Pisa, non dico che non può sperare ancora ma appare in netta difficoltà nonostante l’ottimo mercato. Sicuramente alla fine riuscirà a tirarsi fuori da questa situazione. Il campionato di Serie B è molto lungo e avrà la meglio chi avrà mostrato maggiore costanza”.
L’indecifrabilità vale anche per la lotta salvezza, dove si fatica ad individuare una squadra più debole dell’altra.
“Sicuramente. Oggi in fondo alla classifica vediamo club come Pisa e Como che hanno conquistato i galloni di protagonisti della sessione di calciomercato. Il Perugia si è ripreso centrando il successo contro l’Ascoli, mentre il Südtirol è riuscito a svoltare con Bisoli allontanando l’etichetta di squadra con le maggiori difficoltà. E’ chiaro che a fine stagione tantissime squadre saranno deluse dalla mancata promozione o dalla retrocessione, può succedere di tutto“.
E lei si sente pronto a ripartire?
“Sto aspettando e valutando alcune situazioni. Non intendo avere la fretta di rientrare subito anche se ho tantissima voglia di farlo. Spero che presto possa capitarmi l’occasione giusta”.