Lecce, Sticchi Damiani: “Bilancio positivo per il 2020. Mancosu un simbolo, Corini non si tocca”
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato due interviste, a “Il Corriere del Mezzogiorno” e a “SpacchiliLecceMia Magazine“, entrambe riprese dai colleghi di calciolecce.it, come di seguito riportato. CORRIERE DEL MEZZOGIORNO “Un anno bello. È un bilancio comunque positivo. È stato un anno in cui la squadra ha ben figurato […]
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha rilasciato due interviste, a “Il Corriere del Mezzogiorno” e a “SpacchiliLecceMia Magazine“, entrambe riprese dai colleghi di calciolecce.it, come di seguito riportato.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
“Un anno bello. È un bilancio comunque positivo. È stato un anno in cui la squadra ha ben figurato in serie A ed era salva, fino al cambio delle regole in corso causa Covid. Le gare ravvicinate e le 5 sostituzioni hanno aiutato le rose forti e folte, non certo la nostra, che al primo anno di serie A non poteva permettersi il lusso di una rosa numerosa. É stato un anno bello: non era facile, dopo il doppio salto di categoria, figurare così bene in A al punto da retrocedere solo all’ultima giornata. Il 2020 è stato anche un anno di ripartenza importante, in cui abbiamo avviato un nuovo ciclo sportivo con il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino e col tecnico Eugenio Corini, con tanta voglia di investire sui giovani e valorizzarli
Il rammarico e il ricordo più bello? Il più grande rammarico è stata la partita in trasferta contro il Genoa, dove andò tutto male: dal rigore sbagliato di Mancosu allo sfortunatissimo autogol di Gabriel. Vincere a Genova avrebbe riservato un altro finale di campionato. Il ricordo più bello è stata la vittoria al San Paolo contro il Napoli, nello stadio di Maradona: giocammo molto bene e vincemmo con una punizione magistrale di Mancosu. È una partita che sarà difficile da dimenticare e che resterà nella memoria di tutti i tifosi.
Se rimpiango Liverani? Non rimpiango nessuno, come nessuno cancellerà i tre anni bellissimi vissuti insieme e le vittorie dei campionati di C e B, che rimarranno nella storia del club grazie all’allenatore. Probabilmente era un ciclo che si era concluso. Ad ogni modo, ora siamo felicissimi di avere Corini: un allenatore molto bravo, con cui ci troviamo perfettamente. Corvino? Lui è il fulcro e il cardine dal punto di vista tecnico, essendo direttore dell’area tecnica, incaricato di seguire le linee guida della società: raggiungere il risultato sportivo in tre anni e investire sui giovani. Lui è la persona giusta per attuare il nostro progetto. Al termine del triennio, tireremo le somme. Con Corvino abbiamo investito anche in strutture, palestre e attrezzature mediche di altissimo livello.
Quanto ha inciso il COVID? Ha inciso tantissimo, abbiamo perso una parte degli incassi dell’anno scorso e per ora non abbiamo ancora incassato l’ultima rata delle tv della stagione scorsa. Quest’anno abbiamo perso tutti gli introiti degli abbonamenti, della biglietteria, e abbiamo assistito ad una drastica riduzione degli sponsor, a fronte di nessun provvedimento di contingentamento o di agevolazioni: i costi sono rimasti invariati, ma le entrate si sono ridotte all’osso. Il sacrificio delle società è enorme. E quello della nostra in particolare, perché abbiamo tentato di allestire una squadra competitiva pur trascinandoci contratti onerosi dalla serie A. Se si riuscisse ad accelerare i tempi di crescita e raggiungere l’obiettivo prima dei tre anni, sarebbe una meravigliosa manna dal cielo. É per questo che, sin da quest’anno, ci siamo impegnati per accorciare i tempi.
Calciomercato? Qualcuno ha aspirazioni di misurarsi in campionati di livello maggiore, ma sono aspirazioni più o meno legittime, perché personali. Occorre che la stessa aspirazione venga condivisa da qualche squadra, che proponga offerte decenti e concrete. Smaltiremo qualche esubero. L’auspicio per il 2021? Tornare alla normalità, ad oggi un sogno. E tornare a rivedere gli stadi pieni di gente, riabbracciare la nostra gente al Via del Mare“.
SPACCHILILECCEMIA
“Gol subiti? È una voce sotto la quale serve migliorare tanto. Se facciamo meglio lì allora possiamo davvero arrivare in alto e raggiungere traguardi importanti. In attacco abbiamo visto tutti di cosa siamo capaci, tant’è che siamo quello più prolifico della Serie B, adesso serve anche prenderne meno per il salto di qualità. Innesti invernali? Il nostro grande acquisto sarà Dermaku, uno integro fisicamente, visto che in 5 anni non ha saltato una partita prima di questi piccoli infortuni in serie, Covid incluso. Ma era titolare in A, ha grandi qualità.
Mancosu? È il nostro simbolo, del Lecce ed anche della ripartenza che ci ha visti protagonisti. Fa parte da sempre della nostra famiglia ed incarna i valori del club e della maglia, ovvero dedizione e voglia. È il capitano perfetto di questa squadra. Il gol con il Vicenza? È per palati fini. L’avesse segnato qualche nome altisonante di Serie A sarebbe finito su tutte le copertine. Dopo il gol sono stato un po’ in apnea, perché era un momento particolare del match. Poi a quello di Rodriguez sono esploso più del solito.
Corini? La sua assenza si fa sentire. Non è semplice non averlo non solo in gara, ma negli allenamenti, in ritiro eccetera. Va detto che Lanna è straordinario, sotto ogni punto di vista, e sta facendo un gran bel lavoro. Però ci tengo a sottolineare che mister Corini ci sta mettendo tutto il suo impegno, questo nonostante abbia avuto qualche sintomo del Covid. Anche a distanza non ha smesso di lavorare un attimo per la sua squadra. Esonero? Non scherziamo. È il protagonista del nuovo ciclo Corvino.
Sapevo che sarebbe stato un campionato duro, per chi retrocede dalla A è sempre così. In più c’era un tasso tecnico della B di prim’ordine. Ed a ciò si è aggiunta la preoccupazione circa il fatto che alcuni giocatori stessero con la testa altrove, magari alla Serie A. Poi abbiamo avuto un ottimo periodo che ci ha consentito di metterci sulla giusta strada, ma ha anche illuso qualcuno che possa essere tutto facile. Invece siamo stati nuovamente portati alla realtà, una realtà fatta di un campionato tostissimo, in cui si può fare bene solo se tutti ci mettono l’anima. Per fare bene in questo campionato serve l’impegno tutti, dai calciatori al magazziniere, diano il massimo.
Pablo Rodriguez? Credevamo e crediamo sulle sue prospettive, anche se abbiamo dovuto lottare per averlo dal Real Madrid. Eravamo disposti a prenderlo alle nostre condizioni, ed alla fine con i Blancos abbiamo raggiunto l’accordo che ci ha consentito di avere uno sconto sul costo, con una percentuale da riconoscere ai madrileni su eventuali future vendite. Però, prima di una cessione qualora vi fosse richiesta, deve farci divertire a lungo. Ha avuto qualche problema fisico, ma anche in allenamento vedo in lui un grande piglio.
Ci manca terribilmente la componente tifo, con loro avremmo sicuramente qualche punto in più. L’anno scorso la nostra retrocessione è figlia degli stadi vuoti, oltre che partite ogni tre giorni e cinque cambi, nonché della sfortuna nella gara con il Genoa. Credo che per rivedere gente allo stadio si potrebbe attendere gli sviluppi sul vaccino. Non è da escludere il fatto di consentire la presenza sugli spalti alla gente vaccinata“.