Lecce, Sticchi Damiani: “Corini non è stato un ripiego. Creata una sinergia vincente con Corvino”
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato ai microfoni di Antenna Sud 85: “L’anno passato? È stato travagliassimo. Mi auguro unico sotto tutti i punti di vista, sia sociale che sportivo. Sotto questo punto di vista, per noi il Covid ha inciso tantissimo. La nostra retrocessione è stata infatti fortemente condizionata […]
STICCHI DAMIANI LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato ai microfoni di Antenna Sud 85: “L’anno passato? È stato travagliassimo. Mi auguro unico sotto tutti i punti di vista, sia sociale che sportivo. Sotto questo punto di vista, per noi il Covid ha inciso tantissimo. La nostra retrocessione è stata infatti fortemente condizionata dal cambio di regole necessario dopo l’arrivo della pandemia. I cinque cambi e le partite ogni tre giorni – riporta calciolecce.it – hanno pesato non poco sul risultato finale. Questa squadra con quella del 2018, vive un contesto completamente differente. Una sorprendeva, anche se stessa, questa invece deve fare i conti con le scorie che lascia dietro di sé una retrocessione. Abbiamo aperto un nuovo ciclo.
Liverani? L’addio è stato piuttosto doloroso non può in nessun modo compromettere quello che abbiamo fatto che rimarrà nella storia del club, abbiamo scritto pagine meravigliose. Un percorso al quale sono affezionato. L’addio è stato brusco perché quando ci si vuole bene gli addii sono inattesi. Pensavamo di ricominciare con lui. Corvino aveva già raggiungo un prolungamento per altri tre anni di contratto, poi però improvvisamente abbiamo capito che lui non era tanto convinto di continuare su questa strada. Alla vigilia del ritiro abbiamo deciso di cambiare rotta. Se ho un rammarico? Quello che ci saremmo potuti lasciare in un modo differente rispetto a quanto avvenuto. Il tempo poi sana tutto e a Natale ci siamo fatti anche gli auguri.
Meluso? Lui è entrato nella storia di questo club, ha vissuto in questa terra un percorso stupendo, probabilmente il ciclo più bello anche della sua carriera. Già a gennaio, parlandoci, entrambe eravamo consapevoli, che il ciclo si stava chiudendo. È stato un addio doloroso sul piano umano. Sono contento che stia facendo bene in Serie A. Corini? Non è un ripiego o una seconda scelta. Quando abbiamo capito che dovevamo farlo, lui è stata la prima scelta. Corini quest’estate ha considerato Lecce una piazza di Serie A. Corvino ha visto subito il lui la voglia di accettare la sfida. Lavora h24 con il suo staff, meticoloso e molto trasparente nel rapporto con la squadra e con la società e ho visto che questa sua chiarezza ha fatto breccia nel gruppo.
Corvino? È una figura che non avevamo mai avuto. È il responsabile dell’intera area tecnica, dalla prima squadra al settore giovanile dove ha trovato un’altra figura capace sulla quale abbiamo già puntato da diverso tempo come Gennaro Delvecchio. Con lui si è creata una vincente sinergia. L’esperienza di Corvino ci ha portato a creare delle strutture nuove, come un nuovo campo di allenamento, strumentazione mediche per permettere ai giocatori di curarsi qui. Sono investimenti di una visione giusta e corretta“.